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FISCO IN AGRICOLTURA: SI ALZANO LE RENDITE DEI CAMPI, MA CI SONO ANCHE DEGLI “SCONTI”. RIVALUTAZIONE CON ALIQUOTA AL 15% DEI REDDITI DOMINICALE E AGRARIO, MA PERGLI IMPRENDITORI AGRICOLI CHE COLTIVANO APPEZZAMENTI IN AFFITTO SCENDE AL 5%

Si alzano le rendite dei campi, ma ci sono anche degli “sconti”. La rivalutazione dei redditi domenicale e agrario passa al 15%, ma per gli imprenditori agricoli che coltivano appezzamenti in affitto scende al 5%:

Questo è quanto emerge dalla interpretazione dell’Agenzia delle Entrate sulle novità fiscali contenute nella Legge di stabilità per il 2013 (legge 228 del 24 dicembre 2012), che, facendo finalmente chiarezza su un tema tanto scottante, si sofferma anche sulla rivalutazione dei redditi dominicale e agrario stabilita “ai soli fini della determinazione sulle imposte sui redditi e limitatamente ai periodi di imposta 2013, 2014 e 2015”.

La rivalutazione è operata con l’aliquota del 15% - osserva l’Agenzia delle Entrate - con l’eccezione dei redditi dominicale e agrario provenienti da terreni agricoli, nonché da quelli non coltivati, posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti alla previdenza agricola per i quali la rivalutazione è invece operata con l’aliquota del 5%.

“Dall’agenzia delle Entrate arriva una interpretazione corretta e positiva che chiarisce come lo “sconto” di aliquota sia accordato anche alle figure professionali non proprietarie ma che hanno in affitto i terreni”, osserva Massimo Bagnoli, responsabile settore fiscale della Cia-Confederazione italiana agricoltori.

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