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FISCO: PRESTO IL RICORSO AL TAR DELLA COLDIRETTI PER LA "TASSA" SULL’OLIO D’OLIVA

La Coldiretti è pronta a presentare ricorso al Tar del Lazio per chiedere l’annullamento, previa sospensione, del decreto del Ministero dell’Ambiente che introduce, per l'olio destinato ad uso alimentare, un contributo da versare al Consorzio obbligatorio nazionale di raccolta e trattamento degli oli grassi vegetali ed animali esausti. Lo annuncia il presidente della Coldiretti, Paolo Bedoni, spiegando che si tratta di “una vera e propria tassa” ingiustificata sui consumi familiari di olio, che giunge proprio nel momento in cui gli imprenditori agricoli sono impegnati in una campagna di valorizzazione dell’extravergine nazionale, in Italia e in Europa”.

L’introduzione di una “tassa” sull’olio destinato all’alimentazione determinerà un aumento dei costi per le famiglie stimabile - secondo la Coldiretti - in quasi 1,5 milioni di euro, senza alcuna reale motivazione di ambientale. A differenza degli oli industriali o di quelli delle automobili, gli oli vegetali destinati all’alimentazione vengono normalmente utilizzati come condimento o come ingrediente di particolari ricette per essere consumati e non generano quindi rifiuti da riciclare con l’unica eccezione di una minima parte destinato alla frittura soprattutto nella ristorazione. Per questo - conclude la Coldiretti - il contributo indiscriminato sulle vendite di tutti gli oli, pari a 3,09 euro per tonnellata, destinato a finanziare le attività di un Consorzio, non risponde a reali esigenze di carattere ambientale, e si trasforma in un prelievo ingiustificato a danno di imprese e consumatori, che non mancherà di determinare effetti negativi sugli acquisti.

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