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FONDAMENTALE PER TUTTA L’AGRICOLTURA E LA VITICOLTURA DEL BELPAESE, GRAZIE ALLA SUA INTENSA ATTIVITÀ DI RICERCA E FORMAZIONE, LA FONDAZIONE EDMUND MACH HA COMPIUTO, IL 12 GENNAIO, I SUOI PRIMI 140 ANNI DI VITA

Non Solo Vino
Il Laboratorio della Fondazione Mach

Fondamentale per tutta l’agricoltura e la viticoltura del Belpaese, grazie alla sua intensa attività di ricerca e formazione, la Fondazione Edmund Mach, ha compiuto, il 12 gennaio, i suoi primi 140 anni di vita: era il 12 gennaio 1874 quando la Dieta Tirolese di Innsbruck deliberò di attivare a San Michele all’Adige una Scuola agraria con annessa stazione sperimentale per far rinascere l’agricoltura del Tirolo, affidandone la direzione qualche mese più tardi a Edmund Mach, brillante ricercatore che proveniva del centro sperimentale di Klosterneuburg. Da allora, sono trascorsi 140 anni ricchi di personaggi ed eventi che hanno portato l’Istituto Agrario, oggi Fondazione Edmund Mach, a distinguersi in Italia e nel mondo nel campo della formazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico, nei settori agricolo, ambientale e agroalimentare. Per le celebrazioni ufficiali, che comunque dureranno tutto l’anno, si dovrà però attendere fino 12 e 13 aprile, quando ci saranno la cerimonia d’apertura e la conferenza “Da 140 anni nel futuro”.
“Ricordare l’evento fondativo si offre come occasione di riflettere sul futuro come possibile esito di quanto il passato ci consegna l’eredità di 140 anni di storia dell’Istituto Agrario di San Michele - spiega il presidente Francesco Salamini - va oggi considerata in proiezione internazionale, dove la Fondazione Mach opera in rete con circa 150 Istituti di 30 paesi. L’innovazione è sia il motore che lo scopo della nostra attività: nutre la simbiosi tra formazione, ricerca e trasferimento tecnologico, che fa di San Michele un unicum da proporre, con l’evento di aprile, anche alla considerazione politica locale e nazionale”.
Il direttore generale, Mauro Fezzi, sottolinea invece che le sfide derivanti dalla competizione sempre più globalizzata impongono di mantenere elevato il livello professionale degli agricoltori trentini: “questo comporta una attenzione particolare alle attività di formazione e ricerca applicata -spiega Fezzi - che costituiscono un elemento importante per la competitività delle imprese. Di qui la necessità di mantenere elevato il livello di qualità della scuola, che tra l’altro evidenzia un trend positivo delle iscrizioni, tenendo conto delle limitazioni derivanti dalle dotazioni e dalle prospettive in termini di risorse”.
Info: www.fmach.it/140

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