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Fonte Ansa - Cominciato oggi in Corte di Giustizia Europea il procedimento tra Commissione UE e Governo italiano sulle quote latte, dopo il ricorso italiano parzialmente accettato dal Tribunale comunitario nel 2015

Si apre una nuova fase nella vicenda che, dal 2013, ha messo ai ferri corti Commissione Europea e governo italiano relativamente alle cosiddette “quote latte”. La decisione dell’organo comunitario, che tre anni fa aveva definito come aiuto di stato - e quindi vietato, sulla base delle norme europee sulla concorrenza - la proroga sui pagamenti concessa dal Governo del nostro Paese nel 2003 agli allevatori italiani, è stata fatta oggetto di ricorso dall’Italia, che ha posto la questione dinanzi alla Corte di Giustizia Europea.
Secondo quanto stabilito dalla Commissione il governo avrebbe dovuto recuperare le somme concesse ai produttori di latte che avevano beneficiato della proroga, con i relativi interessi, ma l’anno scorso il Tribunale Ue a dato parzialmente ragione all’Italia, con un annullamento parziale che la Commissione ha a sua volta impugnato.
Come riportato dall’agenzia Ansa, l’ultima fase di questo iter giudiziario è cominciata oggi, con la prima udienza nella causa d’impugnazione che vede l’un contro l’altra armate governo italiano e Commissione: in ballo ci sono somme non indifferenti, che, in caso di un giudizio sfavorevole al nostro Paese, potrebbero avere un impatto rilevante sull’intero comparto lattiero-caseario nazionale.

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