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FONTE ANSA: IL BOOM ECONOMICO RACCONTATO CON LE SUE MITICHE INVENZIONI (DALLA PASTA BARILLA ALLE MERENDINE PAVESI AGLI AUTOGRILL A PONTE) NELLA MOSTRA PER I 150 ANNI DI UNITA’ “COPYRIGHT ITALIA-BREVETTI/MARCHI/PRODOTTI 1948-1870” (ROMA, DAL 25 MARZO)

Veloce, come il Settebello che nel ’53 sorprese i viaggiatori per il suo mix di tecnologia ed eleganza. Ingegnosa, come la molecola di polipropilene isotattico che dal laboratorio del futuro premio Nobel Giulio Natta si trasformò negli impermeabili Pirelli anni ’60. Ironica, come la pubblicità degli abiti Facis, “confezioni per uomo, ragazzo e giovanotto”’ che Armando Testa suggeriva di andare “di corsa a indossare”. Per non parlare del successo della pasta Barilla, delle merendine Pavesi e della capillare diffusione degli Autogrill. E’ l’Italia del boom economico-scientifico, raccontata attraverso le storie delle sue scoperte e invenzioni in “Copyright Italia - Brevetti/Marchi/Prodotti 1948-1870”, la mostra promossa dalla Presidenza del Consiglio in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, di scena dal 25 marzo al 3 luglio nelle all’Archivio Centrale dello Stato all’Eur.

“E’ una delle mostre su cui abbiamo lavorato e scommesso di più - sottolinea Giuliano Amato, presidente del Comitato per le Celebrazioni di Italia 150 - si colloca perfettamente nel racconto di ciò che l’Italia unita ha creato, non solo nel campo dell’arte e della cultura, ma anche nella creatività, nell’economia e nello sviluppo industriale del paese”.

Introdotta da due pannelli con i 12 articoli della Costituzione sul tema della libertà civile e d’impresa, la mostra, innovativa anche dal punto di vista espositivo, ruota intorno a 14 “oggetti madre” made in Italy e alle scoperte e ai cambiamenti che a essi si legarono. Un espositore delle primissime merendine Pavesi introduce la nascita degli Autogrill a ponte, che cambiarono il modo di viaggiare e mangiare degli italiani. Il varo del transatlantico Leonardo Da Vinci rende l’America più vicina, ma senza rinunciare al lusso degli arredi, tra gli arazzi di Cagli e le poltroncine Cassina. E ancora il calcolatore Elea 9003 della Olivetti, lo studio di fonologia della Rai (fino agli ’80 il più avanzato d’Europa), il treno Settebello e, immancabile, l’isola della moda, con le creazioni artigianali di Gattinoni, Ferrè e Ferragamano fino al debutto delle prime confezioni prêt à porter di Facis.

Un percorso ricco più di 400 fra oggetti, disegni, pubblicità immagini e brevetti originali, per raccontare la grande creatività tecnico-scientifica dell’Italia, la nascita di una nuova identità sociale nazionale e gli anni del “miracolo economico”, ma anche, conclude il direttore generale degli Archivi di Stato, Luciano Scala, “per dimostrare che l’Italia non è sempre stata ferma e che miracolo non fu, perché i presupposti di quei vent’anni gloriosi esistevano già nei decenni precedenti”.

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