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Fonte Ansa - Prosegue lo shopping del gigante nipponico della birra Asahi, stavolta in Europa dell’Est, con l’acquisizione di 5 marchi (tra cui Pilsner Urquell) da Anheuser-Busch InBev, dando modo a quest’ultima di completare la fusione con SABMiller

Dopo l’acquisizione dei marchi Peroni e Grolsh dello scorso aprile Asahi Breweries, il colosso della birra e dei soft drink giapponese, prosegue nella sua campagna di acquisizione di marchi, questa volta da Anheuser-Busch InBev: secondo quanto riportato dall’edizione online del conglomerato mediale Nikkei (www.asia.nikkei.com) l’operazione, da 7,3 miliardi di euro, coinvolgerà un totale di 5 brand - tra cui Pilsner Urquell - particolarmente performanti sui mercati dell’Europa dell’Est, tra i quali Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Slovacchia e Romania, ed è quella di maggior entità mai compiute da una società giapponese all’estero nel settore delle birre.
L’accordo è, in una certa misura, vantaggioso per entrambe le parti: Asahi è infatti il primo player nel settore in Giappone, ma detiene una quota di mercato globale di appena l’1,2%, mentre per AB InBev, la cessione dei marchi consente al conglomerato di rimuovere gli ultimi ostacoli antitrust relativi al suo processo di fusione per incorporazione con SABMiller, acquisita per 100 miliardi di dollari. Anche altri fondi occidentali e cinesi erano interessati agli asset di SABMiller oggetto della transazione, ma, secondo fonti interne, è stato proprio il maggior canale distributivo di Asahi a livello globale a fare la differenza.

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