FORUM BARILLA CENTER FOR FOOD AND NUTRITION: PER GUIDO BARILLA “LA CRISI È UN’OPPORTUNITÀ PER SPINGERE LA CRESCITA SOSTENIBILE”. MA NEL 2050 SERVIRÀ LA PRODUZIONE DI TRE PIANETI SE 1,3 MILIARDI DI TONNELLATE DI CIBO FINISCONO NELLA SPAZZATURA

“La crisi economica è una opportunità: la paura fa capire alla gente quali sono i veri valori e i temi della crescita sostenibile”. È quanto sostiene Guido Barilla, presidente del celebre gruppo alimentare della pasta e non solo, nella tavola rotonda del Forum Barilla Center for Food and Nutrition di scena a Milano, i cui temi, aggiunge Barilla, “finora ignorati dal mondo finanziario molto attento al profitto di breve termine, dovrebbero entrare nell’agenda politica”.

“Produrre alimenti e bevande implica - ha aggiunto - una doppia responsabilità: un primo livello è informarsi e informare per permettere ai cittadini di scegliere chi deciderà per lui, il cosiddetto “legislatore”; e un secondo livello: scegliere prodotti in linea con i bisogni delle persone. Finora siamo stati troppo lenti nel farlo ma negli ultimi decenni l’industria alimentare ha fatto passi straordinari nel pensare e agire in termini di sostenibilità”.

D’altro canto, ha aggiunto il presidente del gruppo Barilla, “la tecnologia è inevitabile nello sviluppo di prodotti alimentari secondo le diverse abitudini. Oggi per chi fa pasti fast sono spesso disponibili cibi troppo grassi e poco salutari. Perciò l’innovazione tecnologica - che è amica del cibo buono - sarà straordinariamente importante per migliorare la salute dei consumatori e rinnovare l’agricoltura anche per mitigare rischi di carenza d’acqua e desertificazione”.

Tuttavia, resta fermo un fatto: a tavola consumiamo troppo, più di quanto il pianeta riesca a rigenerare. E se l’attuale trend di consumi e sprechi non calerà - 1,3 miliardi di tonnellate di cibo va nella spazzatura - mantenere questo stile di vita richiederà tre pianeti nel 2050 solo per soddisfare il fabbisogno alimentare. È quanto ha spiegato, fra gli altri, Lester Brown, fondatore e presidente di Earth Policy Institute (Usa), sottolineando al Forum Barilla anche che non beviamo il 70% dell’acqua del pianeta che viene invece utilizzato per produrre altro.