FORUM QUALIVITA AD ORVIETO: ITALIAN STYLE A TAVOLA AMBASCIATORE NEL MONDO BASATO SU QUALITA' PRODOTTI ... MA COSTA!

Nasce soprattutto a tavola l'italian way of life, apprezzato perché basato principalmente sulla qualità dei prodotti che arrivano nel piatto e che conquistano i palati di tutto il mondo: la conferma arriva da Orvieto, dove stamani si è chiuso il Forum europeo sulla qualità alimentare, organizzato dalla Fondazione Qualivita, presieduta da Paolo De Castro.

Prodotti agroalimentari certificati e buoni ristoranti, insieme a pizzerie di buon livello - secondo gli esperti riuniti nella "due giorni" orvietana - sono i veri e propri ambasciatori dello stile di vita italiano a livello internazionale. Ma la qualità, il concetto che lo ispira, non é un concetto "fissato nella pietra": lo ha ribadito Sergio Marini, vicepresidente nazionale Coldiretti, che l'ha descritta "come un processo in continua trasformazione" e, soprattutto, "legata allo sviluppo del territorio che la esprime".

C' è un solo limite al pieno godimento dei prodotti agroalimentari di qualità: il loro costo. Un punto, questo, sul quale hanno concordato ad Orvieto sia i produttori (con Marini, e non solo) sia i consumatori, con Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori. Il divario tra il prezzo dei prodotti alimentari e le possibilità economiche delle famiglie, le aziende cercano di superarlo anche appoggiandosi sempre di più alla comunicazione ed al marketing.

Una comunicazione che Juergen Knauss, guru del mondo pubblicitario, ha ribadito doversi fondare, per il prodotto alimentare di qualità, "soprattutto sulle emozioni".

Un altro modo per salvaguardare la qualità dell' agroalimentare italiano è anche quello di una sua efficace difesa dall' agropirateria, come ha ricordato Laura La Torre, dirigente del ministero delle politiche agricole e forestali, dalla quale è venuto anche l'invito a "non banalizzare la politica dei prodotti certificati", evitandone la proliferazione ingiustificata.