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FRANCESCO GIAQUINTA (CONFAGRICOLTURA ASTI): “VENDEMMIA MENO SCARSA DEL PREVISTO ... MA URGE PROGRAMMARE IL FUTURO DEL COMPARTO ATTRAVERSO GLI STATI GENERALI DELL’AGRICOLTURA DEL PIEMONTE”

Vendemmia non scarsa come si pensava, siccità che ha colpito duro i vigneti di collina mantenendo qualità e rese nei fondovalle, ma resta prepotente la necessità di dare una programmazione all’agricoltura piemontese troppo spesso in balia di eventi atmosferici “straordinari” e dei conseguenti contraccolpi sui mercati. È una visione a tutto campo quella che dà dell’agricoltura di Asti e del Piemonte il direttore di Confagricoltura, Francesco Giaquinta.

Giaquinta fa la sua proposta e dice: “sono convinto ci sia bisogno di pensare al futuro non solo dei comparti più strategici, come il vino che in tanti casi si serve di strumenti ingegnosi come gli accordi interprofessionali per garantirsi stabilità commerciale ed economica (il caso del Moscato è eclatante), ma anche dei settori come i cereali e la zootecnica, storicamente e malauguratamente tenuti distanti da programmi di filiera che consentirebbero di evitare rischi di crisi dovute a contraccolpi commerciali o legati a eventi esterni, come patologie e avversità atmosferiche”.

Giaquinta, insomma, lancia l’idea di organizzare gli Stati Generali dell’agricoltura del Piemonte: “doppiamo guardarci negli occhi e contarci, solo così si potrà portare l’agricoltura di Asti e del Piemonte nel terzo Millennio, con dignità pari agli altri settori economici del Paese”.

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