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FRANCESCO MARONE CINZANO: “LA QUALITÀ DEL BRUNELLO È UN PATRIMONIO DI IMMAGINE E REPUTAZIONE DEL SISTEMA ITALIA NEL MONDO E L’ATTUALE INDAGINE NON METTE IN DISCUSSIONE IL LIVELLO QUALITATIVO DEL VINO”. “NO A SPECULAZIONI MEDIATICHE”

“Non si metta in discussione la reputazione del nostro Paese e del Brunello di Montalcino parlando di adulterazione e di minaccia per la sicurezza del consumatore senza sapere quello che si afferma: non esiste nulla di ciò”: lo ha detto il presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Francesco Marone Cinzano, oggi, a Montalcino, prima dell’avvio della riunione dei produttori per discutere dell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Siena e per decidere la strategia per il futuro.

“Non accettiamo speculazioni mediatiche - afferma il presidente del Consorzio del Brunello, Francesco Marone Cinzano - che potrebbero essere ben gradite e cavalcate dai nostri produttori competitor nel mondo. Noi coltiviamo viti e vigneti, non la cultura del sospetto, e non vorremmo mai cambiare mestiere”.

“Da decenni - ricorda Marone Cinzano - il Consorzio Brunello di Montalcino è custode della disciplina e del rispetto della docg Brunello a garanzia del successo qualitativo che riscontriamo con il nostro vino in tutti i mercati del mondo. Un fatto è certo: la qualità del Brunello è un patrimonio di immagine e di reputazione del sistema Italia nel mondo e l’attuale indagine non mette in discussione il livello qualitativo del nostro vino”.

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