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DANNI

Francia, dopo la siccità, 60 millimetri di pioggia e la grandine sui vigneti del Gers

Parigi sotto l’acqua, le uve (non ancora pronte) colpite dai chicchi e minacciate dalla Botrite: si cerca di salvare il salvabile
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Le uve in Occitania colpite dalla grandine

Attesa per settimane, invocata, accolta con gioia, alla fine la pioggia caduta ieri su buona parte della Francia è diventata troppa, tanto che Parigi è stata letteralmente sommersa dall’acqua, che ha invaso strade e fermate della metropolitana, e in alcuni casi è diventata grandine. Colpendo, manco a dirlo, proprio quei vigneti che tanto l’avevano attesa, specie nel Meridione del Paese, riportando danni importanti, come racconta il magazine francese Vitisphere, nel dipartimento di Gers, in Occitania, già colpito dalla grandine caduta nel mese di giugno.

Qui, le uve non sono ancora pronte per essere vendemmiate, le acidità, spiegano i produttori, sono ancora troppo elevate, eppure i grappoli di Sauvignon, Colombar, Malbec e Merlot dei filari colpiti dalla grandine dovranno essere raccolti per forza, cercando di salvare il salvabile ed evitare che quel poco rimasto indenne non venga colpito dalla Botrite, che dopo i 60 millimetri di pioggia caduti insieme alla grandine potrebbe trovare terreno fertile. Decine gli ettari colpiti, in maniera piuttosto eterogenea ma comunque limitata al Sud del Paese.

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