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Francia, il Ministro dell’Agricoltura ribadisce il sostegno del Governo alla viticoltura

All’inaugurazione del Wine Paris & Vinexpo Paris, Fesneau è tornato sui temi caldi: distillazione di crisi, espianti e rilancio dell’export
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Il Ministro dell’Agricoltura francese Marc Fesneau

In una Francia in cui da molti mesi si dibatte di crisi della viticoltura, legata in particolare alla sovrapproduzione, ma anche alle gelate del 2021 e alla crisi economica scatenata da Covid e guerra in Ucraina, il Ministro dell’Agricoltura Marc Fesneau, all’inaugurazione di una delle più importanti fiere del settore, la Wine Paris & Vinexpo Paris (da ieri al 15 febbraio), ha ribadito nuovamente l’impegno del suo Governo per il sostegno al settore. Intervistato dal portale “Vitisphere”, il Ministro Fesneau ha dichiarato: “abbiamo bisogno di misure per far fronte alle sfide congiunturali. Dobbiamo cercare di voltare pagina, come abbiamo già annunciato la scorsa settimana. La distillazione di crisi è la prima di una serie di misure: subito due tranche da 40 milioni di euro, cui ne seguiranno altrettanti. Dopo di che continueremo a lavorare su misure che rientrano nei meccanismi europei. Ci saranno espianti di vigneti per la lotta contro alcune malattie della vite, in parte con il Fmse (Fonds national agricole de Mutualation Sanitaire et Environnemental) per gli espianti sanitari, e in parte con il Feader (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) per la riconversione agricola, con l’obiettivo anche di sapere cosa ne sarà del territorio”. “In secondo luogo - continua Fesneau - dobbiamo proiettarci nel futuro, con tutte le misure di sostegno all’export esistenti. Terzo punto, occorre capire come potremo superare il cambiamento climatico. Distillazione, espianti, sostegno al settore, conversione all’export: sono queste le strade da percorrere”.
Per il calendario dei vari step, Fesneau ha dichiarato: “faremo una serie di azioni nel tempo, passo dopo passo. Innanzitutto gli 80 milioni di euro per la distillazione di crisi”, ossia 40 milioni di euro di crediti nazionali, integrati da 40 milioni di euro della dotazione di finanziamenti europei (Feaga) dedicati al settore vitivinicolo, che consentono un campagna di distillazione che sarà lanciata quest’estate. Una seconda campagna di distillazione potrebbe essere organizzata da ottobre 2023, secondo la stessa ripartizione tra crediti nazionali ed europei, per raggiungere un massimo di 160 milioni di euro quest’anno.
Sulla distillazione di crisi Fesneau ha anche aggiunto che “si tratta di una misura che non può essere ricorrente. Per sua natura, non può essere altro che un momento congiunturale. Del resto, non ho sentito altro dagli operatori del settore se non la voglia di gestire subito la crisi e progettare il futuro”.
Fesneau è nuovamente intervenuto anche sulla questione del rimborso dei prestiti garantiti dallo Stato (Pge) che i viticoltori hanno chiesto di estendere da 6 a 10 anni. “L’estensione non può essere una misura generale, questo è l’impegno che abbiamo assunto nei confronti dell’Unione europea. Un team dedicato al Ministero dell’Agricoltura accompagnerà i viticoltori con le banche, ed eviterà che ci siano problemi su altri crediti”. Quindi saranno valutati caso per caso i dossier delle singole aziende.
Il Ministro, secondo cui quella della viticoltura è una questione di interesse nazionale, in quanto rappresenta un rilevante settore economico in termini di export e territorio, nega però che sia un “problema sociale”. “Ci sono questioni sociali che riguardano un certo numero di viticoltori a fine carriera, e per quelli molto indebitati, ma cercheremo di guardare caso per caso. Non posso trasmettere il messaggio di un massiccio problema sociale, visto che abbiamo anche la possibilità di trovare nuovi mercati di esportazione” conclude Fesneau.

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