“I controlli sul settore vitivinicolo veneto aumenteranno”. Lo ha annunciato Franco Manzato, assessore all’agricoltura della Regione Veneto, sulla presunta frode (da 1,4 milioni di euro contestata dalla Procura di Treviso ad un’azienda locale, che avrebbe spacciato vini (per 11.500 ettolitri) acquistati in altre parti della penisola come prodotti Doc o Igt Veneti.
“Dobbiamo mettere chi bara nella condizione di non nuocere, perché comportamenti del genere ricadono su tutti gli imprenditori onesti che hanno fatto del Veneto una regione da primati mondiali nel settore. Vogliamo e dobbiamo puntare sulla qualità del prodotto - ha aggiunto l’assessore - e non possiamo permettere che truffe, contraffazioni o altri illeciti possano inficiare i traguardi raggiunti, con fatica e sacrificio da parte di tutta la filiera”.
“E’ stata inoltra la richiesta, ed è già pervenuta la risposta positiva da parte della Repressione frodi - ha ribadito l’assessore - per realizzare un programma più serrato di dei controlli in tutto il Veneto, e soprattutto in provincia di Treviso. Avevo annunciato mesi addietro che avremmo dato un giro di vite, questi sono i risultati. Quanto ai presunti colpevoli, se la loro responsabilità dovesse essere confermata dalla Magistratura sarebbe meglio che cambiassero mestiere, anzi ramo di attività, mentre non mi stupirebbe se la filiera volesse chiedere i danni”.
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