In inglese si chiamano farmer’s market e sono molto trendy, ma in Italia sono sempre esistiti. Chi non ha resistito qualche volta alla tentazione di fermarsi lungo la strada per acquistare direttamente dal contadino e dalla sua bancarella mele, susine o pomodori? Adesso che i consumatori consapevoli del nuovo millennio si organizzano sempre più spesso per acquisti direttamente dal produttore (c’è chi si iscrive ad un Gas, Gruppo di acquisto solidale, chi prenota il maiale da un allevatore di fiducia, chi organizza con gli amici un giro in campagna in cerca di prodotti tipici di sicura provenienza) comprare frutta e verdura dal contadino è tornato di moda.
Incertezza dell’origine e cicliche impennate dei prezzi (soprattutto in inverno) rendono l’acquisto diretto molto conveniente. Secondo gli ultimi dati sarebbero oltre centomila in Italia le imprese agricole pronte a vendere direttamente i loro prodotti, attraverso i canali più disparati: in azienda, nei mercatini e nelle fiere, su Internet. Alcuni produttori riuniti in cooperative sono già sbarcati nei grandi centri agroalimentari di Roma, Milano e Bologna.
Altrettanto in crescita sono i consumatori disposti ad acquistare senza intermediari i prodotti ortofrutticoli, con un risparmio ipotizzato del 50-60%.
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