02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

G8 - MARINI (COLDIRETTI): “GRAZIE AD AGRICOLTURA I 20 MILIARDI DI EURO SI MOLTIPLICANO”

La scelta di investire sulla centralità dell’agricoltura ha un effetto moltiplicatore sullo stanziamento deciso per il piano sulla sicurezza alimentare di venti miliardi di dollari in tre anni, con effetti sulla stabilità sociale e sulla crescita economica. Lo ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini, in riferimento alle conclusioni del G8, nel sottolineare che “gli aiuti alimentari sono necessari, ma non possono bastare ed è quindi importante la decisione di investire nell’agricoltura delle diverse realtà del pianeta, dove servono prima di tutto politiche agricole regionali che sappiano potenziare le produzioni locali con la valorizzazione delle identità territoriali per sfuggire all’omologazione che deprime i prezzi e aumenta la dipendenza dall’estero”.
Le conclusioni del vertice sottolineano giustamente che devono avere priorità nell’agenda politica “‘la sicurezza alimentare, l’alimentazione di qualità e l’agricoltura sostenibile”, ma viene anche garantito il supporto “all’attuazione di piani e strategie agricoli nazionali e regionali attraverso processi di coordinamento guidati dagli Stati”. Alle agricolture di tutto il mondo - ha proseguito Marini - devono essere garantiti credito e investimenti adeguati se si vuole continuare a sfamare una popolazione che aumenta vertiginosamente, si devono applicare regole chiare per evitare che sul cibo si inneschino speculazioni vergognose, occorre garantire trasparenza e informazione ai consumatori, come evidenziato agli incontri dei G8 dei Ministri dell’agricoltura e delle associazioni agricole che hanno preceduto il Vertice dell’Aquila.
Gli effetti disastrosi della crisi economica confermano che il cibo non è una commodity qualunque il cui acquisto può essere rinviato di un anno, come nel caso delle automobili, e per questo - ha precisato il presidente della Coldiretti Sergio Marini - sono necessarie politiche specifiche per mantenere viva e sviluppare l’agricoltura. L’emergenza alimentare - ha continuato Marini - non si risolve con i prezzi bassi all’origine per i produttori perché questi non consentono all’agricoltura di sopravvivere e con la chiusura delle imprese destrutturano il sistema che non è più in grado di riprendersi anche in condizioni positive.
L’allarme del G8 sull’effetto dell’aumento dei prezzi alimentari di fronte al crollo dei compensi riconosciuti agli agricoltori conferma la presenza di pesanti speculazioni sulla fame che - ha concluso Marini - ha bruciato nel mondo quasi 200 miliardi di dollari in un anno solo per il grano, con le quotazioni internazionali che sono dimezzate in un anno da 10 dollari per bushel (0,37 dollari al chilo) del 2008 a poco più di 5 dollari per bushel (0,18 dollari al chilo) mentre i prezzi dei prodotti alimentari derivati come pane e pasta hanno continuato ad aumentare nei paesi ricchi e in quelli poveri.

Focus - Le aree più colpite da fame. Ecco il recente Rapporto della Fao, oltre 1 miliardo di persone senza cibo
L’aumento dei malnutriti è un problema globale. Per la prima volta - ha recente denunciato la Fao - il numero delle persone che soffrono la fame nel mondo ha superato la soglia di un miliardo, totalizzando la cifra record di 1,02 miliardi, ovvero circa un sesto della popolazione mondiale. Ad essere state colpite dall’aumento dell’insicurezza alimentare sono tutte le regioni del mondo, compresi i Paesi sviluppati dove la denutrizione riguarda 15 milioni di persone, per un aumento del 15,4% sul 2008. Ecco uno scheda in cui si riassumono in dettaglio le aree che, secondo la Fao, sono maggiormente colpite dal fenomeno:
- L’Asia e il Pacifico, la regione più popolosa del mondo, ospita il numero maggiore di persone denutrite (642 milioni), per un aumento del 10,5% sul 2008. - L’Africa Sub-Sahariana ha la maggior percentuale di denutrizione in relazione alla sua popolazione (265 milioni, il 32% sull’intera popolazione e con una crescita dell’11,85 sul 2008) - Il maggior aumento percentuale del numero di persone denutrite nei Paesi in via di sviluppo si è verificato nella zona del medio Oriente e del Nord Africa (42 milioni, +13,5%)
- L’America Latina e i Caraibi, l’unica regione che, negli ultimi anni, aveva mostrato segni di miglioramento, hanno anch’essi visto un netto aumento della denutrizione (53 milioni, +12,8%)
- Anche nelle nazioni sviluppate, la denutrizione è divenuto un problema crescente e riguarda 15 milioni di persone, per un aumento del 15,4%.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli