Un gruppo di ricercatori inglesi è riuscito ad ottenere una gallina geneticamente modificata in grado di produrre uova che contengono sostanze farmacologiche che in futuro potranno essere impiegate per curare a basso costo malattie gravi come il cancro. Secondo quanto anticipato dal settimanale Sunday Times, gli scienziati del Roslin Institute di Edimburgo che hanno ottenuto la clonazione della pecora Dolly, hanno ora prodotto una gallina contenente nel proprio Dna anche geni umani che producono nell'albume delle uova un complesso di proteine medicinali. Una serie di galline Ogm ha così prodotto uova contenenti una sostanza simile all'interferone umano; un'altra un anticorpo che potrebbe curare l'artrite.
“Occorre creare tutte le condizioni di sicurezza per evitare che la gallina Ogm od i suoi derivati finiscano nel piatto dei consumatori”. Questo è quanto afferma la Coldiretti, che conclude:”occorre garantire rintracciabilità ed etichettatura di origine, specialmente ora che la Food and Drug Administration statunitense autorizza la libera circolazione degli alimenti provenienti da animali clonati”.
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