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GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA, IL SEGRETARIO ONU BAN KI-MOON: “PIÙ MORTI PER L’ACQUA POCO SICURA CHE NON PER TUTTE LE FORME DI VIOLENZA, INCLUSA LA GUERRA”. E IN ITALIA? LA CIA “RETE IDRICA COLABRODO”. COLDIRETTI: “ESCLUSO RISCHIO SICCITÀ ESTIVA”

“Muoiono più persone per via dell’acqua poco sicura che non a causa di tutte le forme di violenza, inclusa la guerra”. Ecco l’inquietante messaggio del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, nella giornata mondiale dell’acqua 2010, di scena oggi. “L’acqua pulita - aggiunge Ban Ki-moon - è diventata scarsa e lo sarà sempre di più sotto l’attacco dei cambiamenti climatici”. Di qui lo slogan “acqua pulita per un mondo sano”. Oggi, nel 2010, sono ancora 884 milioni le persone che, in tutto il mondo, non possono contare su un accesso ad una risorsa sicura, al riparo da eventuali contaminazioni, mentre un 39%, cioé 2,6 miliardi, è privo di idonei servizi igienico sanitari.
E l’Italia? Per la Cia-Confederazione “l’attuale rete idrica è un vero e proprio colabrodo, soprattutto nel Mezzogiorno. Per la fatiscenza delle infrastrutture, su 383 litri di acqua erogati mediamente per ogni cittadino, solo 278 litri arrivano realmente a destinazione. Solo in Puglia si disperde il 28% dell’acqua trasportata”. Per evitare gli sprechi nazionali la Cia propone di istituire un’Autorità unica delle acque; modernizzare la rete idrica; riformare i Consorzi di bonifica; promuovere la ricerca sulle tecniche di irrigazione, sulle pratiche agronomiche e su nuove varietà adatte alla scarsità d’acqua. “Per questo motivo, da tempo - ha detto il presidente Giuseppe Politi - si evidenzia l’esigenza di una gestione innovativa delle risorse idriche a livello amministrativo, di investimenti aziendali nei nuovi sistemi di irrigazione, di sostegno alla ricerca per la diffusione di coltivazioni agricole meno idroesigenti. L’agricoltura intende così fare la propria parte, sostenendo che servono una programmazione dell’impiego dell’acqua, il coordinamento dell’uso con gli altri settori, l’ottimizzazione dell’utilizzo idrico e politiche di ambito e di bacino”.
E se l’inverno 2010, a livello mondiale, è al 5° posto tra i più caldi dal 1880 per la temperatura combinata tra terre emerse e oceani (dati del National Ocean and Atmospheric Administration degli Stati Uniti), in Italia, secondo la Coldiretti, “dovrebbe essere scongiurato il rischio della siccità estiva, dopo la straordinaria caduta della pioggia e della neve dell’inverno 2010 che si posiziona al secondo posto, dopo quello dello scorso anno, nella classifica dei più piovosi degli ultimi 30 anni, sulla base dei dati dell’Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima (Isac)”.

Focus - Il “vademecum del risparmio” della Commissione Europea
Consumare acqua non significa solo bere e lavarsi. Oltre alla fornitura pubblica, i maggiori prelievi arrivano da agricoltura, industria e turismo. In generale, una grande fetta viene impiegata per la generazione di energia. Si parla allora di “acqua virtuale” e di “impronta idrica”: 15.500 litri per produrre 1 kg di manzo, 140 litri per una tazza di caffè, oppure 900 litri per far crescere 1 kg di mais. Ecco un breve vademecum del risparmio idrico messo a punto dalla Commissione europea, da rilanciare in occasione della Giornata mondiale dell’acqua:
- Dieta: evitare cibi che richiedono grandi quantità di energia e acqua per produzione e trasporto, come carne e cibi trasformati;
- Bere: l’acqua di rubinetto in Europa in genere é sicura e si può filtrare e purificare. Quella in bottiglia consuma energia in produzione, marketing e riciclo bottiglie usate;
- Acqua piovana: raccoglierla, per il giardinaggio e lavare l’automobile, può tagliare i consumi domestici della metà; riusare se possibile l’acqua del bagno e nel lavandino;
- Scarichi: circa un terzo dell’acqua usata a casa finisce letteralmente nello scarico del gabinetto. Meglio utilizzare l’opzione per lo scarico ridotto, scaricare meno spesso e ridurre la capacità del sifone;
- Doccia: meglio fare la doccia che il bagno e ridurre il tempo sotto l’acqua corrente;
- Rubinetti: non lasciarli aperti mentre ci si lava i denti o si lavano i piatti; installare il miscelatore;
- Tubi: controllare tubi e rubinetti, per evitare perdite;
- Bollitore: riempirlo solo dell’acqua necessaria;
- Lavatrice: preferire il ciclo economico se i vestiti non sono troppo sporchi;
- Giardino: in una regione secca, meglio scegliere piante che si adattano al clima e che necessitano di meno acqua;
- Spesa: scegliere prodotti con il marchio eco-label, garantiti per un minor impatto ambientale;
- Turismo: meglio destinazioni e alberghi che applicano criteri ambientali, come ridurre i consumi di acqua, energia e rifiuti; non usare sempre nuovi asciugamani e lenzuola.
Fonte: Ansa

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