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“GIU' LE MANI DALLA QUALITA’ ITALIANA”: DOMANI 11 LUGLIO LA COLDIRETTI SCENDE IN PIAZZA A BOLOGNA PER DIFENDERE IL MADE IN ITALY. SIT-IN ANCHE A ROMA DAVANTI ALLA CAMERA, AL SENATO ED AL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE

Dopo una serie di incontri svolti “a tutti i livelli territoriali” la Coldiretti (un milione e mezzo di associati, una forza sociale che rappresenta le imprese agricole, molto radicata sul territorio) e con i segretari dei partiti di maggioranza e opposizione, tutto è pronto per quella che l'organizzazione degli imprenditori agricoli definisce la “più grande manifestazione degli agricoltori negli ultimi tempi”, di scena domani a Bologna.
La manifestazione che ha per slogan “Giù le mani dalla qualità italiana” e che si chiuderà con un intervento del presidente Sergio Marini, vuole essere, secondo quanto afferma la stessa Coldiretti, una “forte protesta” contro l’immobilismo di fronte al dilagare del falso made in Italy, il tentativo di standardizzare e omologare verso il basso la qualità dell’agricoltura italiana per asservirla ad un modello di sviluppo produttivistico, contrario all’interesse delle imprese, dell’ambiente e dei consumatori.
La protesta rimbalzerà anche a Roma dove fino al 12 luglio ci saranno sit-in degli imprenditori agricoli della Coldiretti, davanti alla Camera dei Deputati, al Senato della Repubblica e al Ministero delle Politiche Agricole.
Del tutto contrario alla protesta, invece, il presidente della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) Giuseppe Politi: “questa manifestazione non serve all’agricoltura italiana: anzi, rischia di indebolire il settore, dividendolo invece di unirlo e compattarlo davanti ai problemi che oggi i produttori devono affrontare. Scelta - aggiunge Politi - puramente politica, dettata da motivi che non appartengono alle questioni del mondo agricolo. Non si può programmare una manifestazione di piazza unicamente per attaccare l’operato di un ministro; di questo la Coldiretti si assuma le sue responsabilità”.
Ancora più forte la risposta del Ministero: “non entro nel merito della vicenda, ma per un cattolico la prova muscolare che la Coldiretti ha posto in campo contro il Ministro, Paolo De Castro è intollerabile”: lo afferma Gianni Mongiello, Sottosegretario alle Politiche Agricole.
“L'agricoltura italiana ha seri problemi nel panorama internazionale; spesso lo stesso De Castro é intervenuto con autorevolezza e competenza a sanare ferite che si consumavano altrove nel settore. So per certo - prosegue Mongiello - che, dopo Bologna, sarà ancora De Castro a dare risposte concrete e soddisfacenti e che anche Coldiretti sarà intorno ad un tavolo, nel rispetto della sua eccezionale storia, insieme agli altri, per aiutare l'agricoltura italiana a risolvere i suoi problemi”.

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