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GIUGNO 2008: NEL COMMERCIO CON L’ESTERO, CAMPANELLO D’ALLARME PER L’AGROALIMENTARE ITALIANO. I NUMERI DI CONFAGRICOLTURA

Suona un campanello d’allarme per le nostre esportazioni agroalimentari verso i Paesi extra-comunitari, che hanno registrato in giugno elementi di preoccupazione: il rischio è che la situazione peggiori nei prossimi mesi”. Lo sottolinea Confagricoltura commentando i dati Istat sugli scambi nel settore agricolo e alimentare con i Paesi extra-Ue.

La situazione non giunge inattesa ad avviso di Confagricoltura: “ci attendevamo - rileva l’organizzazione degli imprenditori agricoli - un peggioramento dei conti soprattutto per la crisi recessiva e per il deprezzamento del dollaro che ha penalizzato le nostre esportazioni. Così come ci aspettavamo, sotto il profilo dell’import, le ripercussioni per l’aumento delle quotazioni dei cereali, sollecitate da una domanda crescente e dalla minore disponibilità di prodotto all’interno. Una situazione questa con notevoli contraccolpi anche sul nostro comparto zootecnico”.

“Le esportazioni di prodotti agricoli allo stato naturale sono calate - annota Confagricoltura - tra giugno 2007/giugno 2008 del 16,7%; le importazioni sono in forte rialzo nello stesso periodo (+24,8%)”.

In particolare, le esportazioni di prodotti agricoli allo stato naturale sono diminuite in Russia (-75%), Turchia (-62%), Paesi dell’Opec (-32%), Stati Uniti (-19%), Paesi dell’America Latina (-32%), Giappone (-65%) e Cina (-64%). Di segno positivo c’è l’export verso i Paesi dell’Eda (Singapore, Corea. del Sud, Taiwan, Hong Kong, Malaysia e Thailandia, +69%), dell’Efta (Norvegia, Islanda, Svizzera +1,9%).

Le esportazioni di prodotti alimentari trasformati sono cresciute, invece, nel periodo giugno 2007/giugno 2008 del 2,4%; l’import segna un +6,6%. Discrete le performance in Russia (+40%), Paesi dell’America Latina (+2%), Cina (+18,1%).

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