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GLI APICOLTORI CHIEDONO IL RICONOSCIMENTO DEL MIELE DOC

Migliaia di apicoltori di tutta Europa a Bruxelles per manifestare contro il Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura dell'Unione Europea. Anche se gran parte del bilancio comunitario è impiegato in misure di sostegno alle produzioni agricole ed al mondo rurale, il fatto è che l'apicoltura, pur essendo un’attività agricola con tali ricadute positive per l’ambiente da renderla “attività ecologica per eccellenza”, non è “protetta” in nessun modo. Gli apicoltori si trovano quindi a competere, senza alcuna protezione, nel mercato mondiale. Non a caso oltre il 50% del miele consumato in Europa ed in Italia è importato dalla Cina, dall'America latina e dall'Europa orientale. Gli apicoltori chiedono una nuova, e diversa, attenzione delle politiche comunitarie per consentire ai produttori europei di collocare il loro prodotto sul mercato e per garantire la sopravvivenza di un settore indispensabile per l'impollinazione agroforestale. Una delegazione di produttori di miele ha presentato ad Arias Canete, Ministro spagnolo dell'Agricoltura, presidente del Consiglio agricolo, le principali e più urgenti rivendicazioni.

L’istanza è racchiusa in tre punti essenziali. Primo: il sostegno ai i produttori per la ricostruzione e l'incremento degli alveari. Secondo: l’inserimento del miele di alta qualità nell’elenco di prodotti che possono avvalersi di programmi di promozione dei consumi cofinanziati dall’Unione europea. Terzo: la revisione della procedura d’omologazione dei prodotti fitosanitari con una maggior precauzione per la tossicità sulle api delle molecole di nuova generazione (che stanno provocando stragi d'alveari).

L’Unione degli apicoltori italiani - Unaapi - ha denunciato l'immotivato ritardo della procedura di riconoscimento dell'attestazione di qualità, quale Specialità Tradizionale Garantita, del Miele Vergine Integrale, richiesta presentata dall'Italia fin dal 1996. La nuova direttiva comunitaria sul miele, pubblicata il 12 gennaio 2002, consente anche per il miele il riconoscimento di livelli qualitativi differenti. Il ministro Canete ha dato segno di una sua prima disponibilità ed il ministro italiano Giovanni Alemanno ha posto con forza l’urgenza di attivare una politica per l’apicoltura quale esigenza ed interesse nazionale dell’Italia.

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