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CIBO E SOSTENIBILITÀ

Gli chef di Relais & Châteaux a fianco di Slow Food nella lotta contro il cambiamento climatico

L’associazione partecipa a Food for Change (1-4 ottobre) con live talk e menu “climate friendly”. Petrini: biodiversità unica via per nutrire pianeta
FOOD FOR CHANGE, SLOW FOOD, Non Solo Vino
gli chef di Relais & Châteaux a fianco di Slow Food nella lotta contro il cambiamento climatico

Per il terzo anno consecutivo gli chef dell’associazione Relais & Châteaux scendono in campo al fianco di Slow Food nella lotta contro il cambiamento climatico e per la difesa della biodiversità, partecipando al festival Food for Change (1-4 ottobre, anteprima di Terra Madre Salone del Gusto, al via l’8 ottobre, con un viaggio lungo sei mesi che toccherà tutti i nodi della galassia Slow Food in 160 Paesi con appuntamenti digitali ed eventi fisici e diffusi) con live talk e menu a base di ingredienti erroneamente considerati “poveri” per valorizzare il lavoro dei piccoli produttori locali, dimostrando che un’alimentazione più sana e una filiera agroalimentare più sostenibile sono davvero possibili.
“Per noi di Slow Food la tutela della biodiversità è la chiave per superare le tre crisi che stiamo vivendo: quella climatica, quella economico-sociale e quella sanitaria cui la pandemia di Covid-19 ci ha per la prima volta messo di fronte in maniera inesorabile - sottolinea Carlo Petrini, fondatore di Slow Food - crisi che sono subito diventate anche alimentari, mettendo in ginocchio sistemi già fragili. E proprio in quest’ottica, in questo lungo viaggio di Terra Madre Salone del Gusto nei cinque continenti, Relais & Châteaux e la sua rete di 200 chef che in tutto il mondo parteciperanno a Food for Change, si faranno ambasciatori di un messaggio dirimente: la biodiversità è l’unica via per nutrire il pianeta. Avere a cuore la salvaguardia della biodiversità significa infatti da un lato garantire a tutti l’accesso a un cibo buono, pulito e giusto; dall’altro, poiché intrinsecamente connessa con la tutela del capitale naturale, significa mettere la parola “fine” a un modello di sviluppo che genera ingiustizie ambientali e sociali”. Un messaggio condiviso dalle oltre 580 dimore associate a Relais & Châteaux, che nel 2014 hanno sottoscritto all’Unesco un Manifesto con il quale si impegnano a tutelare l’ambiente e a valorizzare le diversità delle cucine e delle tradizioni legate all’ospitalità nel mondo. “Siamo da sempre impegnati nella difesa della biodiversità - ricorda il presidente dell’associazione, Philippe Gombert - il cibo è al centro di un dibattito politico, economico e sociale a cui vogliamo partecipare attivamente, con scelte responsabili per la società e la salute e il benessere dei nostri ospiti. Schierandoci al fianco di Slow Food onoriamo questo impegno e aiutiamo gli associati ad affrontare queste tematiche con coscienza ed efficacia”.
“Noi chef giochiamo un ruolo importantissimo nella partita dell’alimentazione sostenibile, abbiamo una grande responsabilità - aggiunge il vicepresidente, Olivier Roellinger - con il nostro lavoro possiamo ispirare i clienti a scegliere prodotti locali e di stagione, ridurre gli sprechi, limitare il consumo di carne anche a casa”.
Quattro chef di fama mondiale racconteranno il proprio impegno per la difesa delle biodiversità in una serie di Instagram Live Talk che andranno in onda sul profilo Instagram @relaischateaux e su IGTV ogni mercoledì dal 16 settembre al 7 ottobre. Gli appuntamenti saranno moderati da Charles Michel, artista, attivista, docente e divulgatore colombiano in prima linea nella lotta alle forzature del sistema alimentare moderno. Il 7 ottobre l’Italia sarà rappresentata da Massimiliano Alajmo, che per la propria partecipazione a Food for Change ha scelto come ingrediente “hero” la zucca marina di Chioggia, incluso nell’Arca del Gusto di Slow Food e tra i prodotti più rappresentativi della lunga tradizione ortofrutticola della Laguna di Venezia. Il programma degli appuntamenti Live prevede anche la partecipazione di Krista Garcia (Hotel Wailea alle Hawaii, Usa), Pedro Bargero (Ristorante Chila a Buenos Aires), e Shinobu Namae (L’Effervescence, 2 stelle Michelin a Tokyo). Dall’1 al 4 ottobre gli chef italiani proporranno nei loro ristoranti piatti e menu sostenibili a base di ingredienti stagionali e del territorio, possibilmente biologici e approvvigionati entro un raggio di 50 km, Presìdi Slow Food - tra cui il Vastedda della valle del Belice, il Fagiolo cosaruciaru di Scicli e il Bagòss di Bagolino - e prodotti dell’Arca del Gusto di Slow Food come le Fiche maschie a stocchetto, il Peperone di Voghera e il Mais spinato di Gandino.

Focus: gli chef italiani a Food for Change:

Emanuele Scarello - Agli Amici dal 1887, Udine (2 stelle Michelin)

Gaetano Trovato - Arnolfo Ristorante, Colle di Val d’Elsa (2 stelle Michelin)

Fabio Iacovone - Bellevue Hotel & Spa, Cogne(1 stella Michelin)

Massimiliano Blasone - Castello Banfi il Borgo, Montalcino

Domenico Mozzillo - Château Monfort, Milano

Enrico e Roberto Cerea - Da Vittorio, Brusaporto (3 stelle Michelin)

Nadia e Giovanni Santini - Dal Pescatore Santini, Canneto Sull’Oglio (3 stelle Michelin)

Reimund Brunner - Gardena Grödnerhof Hotel & Spa, Oristei (1 stella Michelin)

Juan Camilo Quintero - Hotel Borgo San Felice, Castelnuovo Berardenga

Loris Indri - Hotel Londra Palace, Venezia

Luca Landi - Hotel Plaza e De Russie, Viareggio (1 stella Michelin)

Alessandro Negrini e Fabio Pisani - Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano (2 stelle Michelin)

Alois Vanlangenaeker - Il San Pietro di Positano, Positano (1 stella Michelin)

Massimiliano Alajmo - Le Calandre, Sarmeola di Rubano (3 stelle Michelin)

Vincenzo Candiano - Locanda Don Serafino, Ragusa (1 stella Michelin)

Gaetano Occhipinti - Monaci delle Terre Nere, Zafferana Etnea

Heinrich Schneider - Terra The Magic Place, Sarentino (2 stelle Michelin)

Donato Episcopo - Villa Abbazia, Follina (1 stella Michelin)

Dino Colantuono - Villa Fiordaliso, Gardone Riviera

La Meridiana Hotel & Golf Resort, Garlenda

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