02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

GLI ITALIANI CHE FANNO LA SPESA? CERCANO QUALITÀ E CIBI FRESCHI (74%), CRESCE ATTENZIONE AL BIO PER IL 60%, MA A CAUSA DELLA CRISI SONO ATTENTI AI COSTI: IL 63% CONFRONTA I PREZZI (DATI TRND ITALIA). E IN TAVOLA CI FINISCONO ANCHE I SURGELATI ...

Cosa mettono gli italiani nel carrello della spesa? Cercano la qualità e preferiscono i cibi freschi (74%) ma a causa della crisi sono anche molto attenti ai costi: il 63% confronta spesso i prezzi degli alimenti e solo qualche volta si concede la gratificazione di un prodotto più caro, il 54% cerca di trovare il miglior compromesso tra prezzo e qualità, per il 21% l’analisi dei prezzi è addirittura il principale criterio di scelta per l’acquisto. A crescere è anche l’attenzione per il biologico con il 60% che acquista prodotti bio. Parola dell’indagine Trnd Italia, società di marketing che ha chiesto alla sua community online di raccontare le abitudini in cucina e a tavola. Dove finisce però anche il cibo surgelato che secondo l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (Iias), non ha ancora preso piede in Italia, ma “ha potenzialità di crescita piuttosto elevate”, tenendo nel 2012 con un +0,5%.
Il segreto di un buon piatto non è solo la mano dello chef, ma gli ingredienti. Gli italiani lo sanno, sottolinea Trnd Italia, e in tempi di ristrettezze economiche, pur dichiarandosi disponibili (42%) a pagare di più per ingredienti di prima qualità, cercano di trovare il miglior compromesso tra prezzo e qualità (54%). Per il 21% degli intervistati l’analisi dei prezzi è addirittura il principale criterio di scelta per l’acquisto. Solo l’1% non fa caso al prezzo e riempie il carrello “a cuor leggero”.
Nonostante la frenesia dei ritmi di vita, secondo Trnd Italia, gli italiani riescono ancora a dedicare tempo alla cucina: il 43% si mette ai fornelli più volte al giorno. Per il 94% del campione, inoltre, cucinare è un piacere e, infatti, 1 italiano su 3 (31%) possiede oltre 10 libri di ricette e il 72% si cimenta nella preparazione di piatti in base a indicazioni trovate su riviste e giornali. Tramontato il mito della cucina continentale (solo il 10% si ispira ai sapori della gastronomia francese e tedesca) l’indagine Trnd Italia rivela, infatti, come i sapori del bacino mediterraneo (cucina greca, turca, spagnola) rappresentino stimoli interessanti per il 23% degli intervistati; il 19% guarda inoltre con interesse alla cucina orientale (asiatica, araba e africana). Cresce, infine, l’attenzione al biologico: il 60% degli intervistati mette prodotti bio nel carrello.
Per quanto riguarda il cibo surgelato, invece, “non ha ancora preso piede in Italia - spiega il presidente dell’Istituto italiano alimenti surgelati Vittorio Gagliardi facendo il punto sui 50 anni di surgelati nel Belpaese - dove a tavola resiste bene la cultura del “fresco”, ma ha potenzialità di crescita piuttosto elevate. Nel 2012 il settore ha mantenuto le proprie posizioni (+0,5%) - aggiunge Gagliardi - e alcuni comparti come il pesce (+1,2%), le pizze (+3,5%) e le patate (+1,4%) si sono messi in luce. Il segmento pizze e snack si propone come consumo non emergenziale, ma ben radicato, sulla base del fatto che le aziende del settore offrono un prodotto assolutamente concorrenziale rispetto al fresco e stimolano il consumatore con referenze di assoluta qualità, fantasia e gusto. L’interesse del consumatore per il prodotto surgelato - sottolinea Gagliardi - è aumentato proporzionalmente al miglioramento della qualità: la scarsa manipolazione del prodotto riconosciuta al settore e la conservazione naturale, ottenuta soltanto attraverso il freddo, hanno permesso ai principali produttori di alimenti surgelati di caratterizzarsi quali convincenti interpreti della cultura alimentare italiana”.
“Il prossimo anno l’Iias - conclude Gagliardi - diffonderà fra i bambini delle scuole elementari un giornalino a fumetti che ha per protagonista la mascotte “Cristallino” incaricata di illustrare ai più piccoli i vantaggi dei surgelati”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli