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“GLI ITALIANI SONO GIÀ IN BOLLETTA E CONTINUANO A COMPRIMERE SEMPRE DI PIÙ ANCHE LE SPESE PER LA TAVOLA”. COSI LA CIA-CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI SUI DATI DI CONFCOMMERCIO, LANCIA L’ALLARME PER I CONSUMI ALIMENTARI DI FINE ANNO E NON SOLO

Sale l’allarme sulla condizione economica delle famiglie, soprattutto in vista delle scadenze fiscali di fine 2012, a partire dal saldo dell’Imu. “Gli italiani sono già in bolletta e continuano a comprimere sempre di più anche le spese per la tavola. Nonostante si tratti di una voce primaria e irrinunciabile del bilancio familiare, infatti, prosegue inarrestabile la discesa dei consumi alimentari. E il tracollo a settembre della voce cibo e bevande (-5,7% in quantità) è l’ennesimo segnale di una situazione che è giunta al limite. Lo afferma la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, commentando i dati di Confcommercio.

“Oggi due famiglie su tre riescono ad arrivare a fine mese solo con tagli radicali sugli acquisti, compresi quelli alimentari. È un dramma che sottolineiamo da tempo - ricorda la Cia - la conseguenza del progressivo calo di potere d’acquisto e reddito disponibile da un lato e inasprimento fiscale dall’altro. E dove non si riducono di netto le quantità comprate al supermercato, si mettono comunque in atto comportamenti di spesa improntati al massimo risparmio. Di fatto, il 53% delle famiglie gira più negozi alla ricerca di sconti, promozioni e offerte speciali; il 42% privilegia le grandi confezioni o formati convenienza; il 32% abbandona i grandi brand per marche sconosciute ma convenienti, i cosiddetti prodotti di primo prezzo; il 24% ricomincia a fare cucina di recupero con gli avanzi della cucina, per evitare del tutto gli sprechi.
Ma non si può continuare con questa fase di perenne emergenza. Gli italiani sono allo stremo e se non si prenderanno presto provvedimenti per sostenere i consumi e aiutare le famiglie, ad esempio riducendo gli oneri fiscali, l’Italia non uscirà mai dal tunnel della crisi”.

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