In un’Europa dove l’obesità rischia di diventare una malattia sociale, gli italiani si aggiudicano il primato dei meno grassi con la migliore forma fisica tra tutti i cittadini europei grazie a una alimentazione fondata sulla dieta mediterranea che ha garantito il miglior rapporto tra peso e altezza, calcolato in base a un indice di massa corporea comunitario. Lo rende noto la Coldiretti sulla base dell’ultima indagine Eurobarometro sulla salute e l’alimentazione della Commissione Europea, dalla quale emerge peraltro che ben tre italiani su quattro dichiarano di sentirsi in buona o ottima salute mentre l’80% non ha sofferto malattie.
Nell’arco di un anno gli italiani sono cresciuti in altezza di 2 millimetri e di 200 grammi nel peso, battuti nettamente dai lussemburghesi che fanno registrare un aumento di ben 2,7 chili e si posizionano al secondo posto dopo i croati nella classifica degli “obesi”. Dall’elaborazione dei dati comunitari effettuata dalla Coldiretti emerge un’immagine dell’italiano medio profondamente diversa da quella stereotipata nei film stranieri del basso e grassoccio. L’italiano con una altezza di 1,681 metri è inferiore di soli un paio di centimetri alla media europea di 1,699, ma ha un peso di 68,7 chili nettamente inferiore alla media comunitaria di 72,2 chili che garantisce il primato nell’indice di massa corporea (peso/altezza) con 0,408 rispetto a 0,425.
Un risultato che dimostra una buona forma fisica complessiva garantita anche da una alimentazione ancora fondata sui principi della dieta mediterranea con pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari. L’attenzione al peso è dimostrata dal fatto che un italiano su tre (34%) pensa di essere in sovrappeso, uno su cinque ha seguito una dieta negli ultimi dodici mesi e la metà esprime la volontà di migliorare la propria alimentazione aumentando il consumo di frutta e verdura. Il nemico numero uno della “linea” è per gli italiani la sedentarietà e la mancanza di movimento dovute al fatto che quasi la metà (46%) non ha fatto attività fisica nell’ultima settimana e in media si trascorrono ben 4 ore e mezzo al giorno seduti al lavoro o guardando la televisione.
Se l’attenzione all’alimentazione ha salvato gli adulti, problemi sono stati rilevanti per le nuove generazioni tanto che otto italiani su dieci ritengono che nel Belpaese ci siano più bambini sovrappeso rispetto a cinque anni fa. Una realtà confermata dal fatto che i casi di obesità o sovrappeso riguardano il 36% dei ragazzi attorno ai dieci anni, il valore più alto tra i Paesi Europei secondo una indagine Merrill Lynch. L’85% dei consumatori ritiene che le autorità pubbliche debbano intervenire più attivamente contro l’obesità che, per nove cittadini su dieci, è determinata nei bambini dalla pubblicità dei prodotti alimentari e delle bevande che deve essere contrastata anche da più informazione ai genitori e da campagne di educazione alimentare a partire dalle scuole.
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