Quello della vendita al dettaglio è un settore più che in sviluppo, che sta vivendo un vero e proprio boom: secondo il report Global Powers of Retailing 2019, presentato da Deloitte, il big mondiale in materia di servizi di consulenza e revisione, i 250 retailer più grandi al mondo hanno generato un fatturato pari a 4.530 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2017 (periodo compreso tra luglio 2017 e giugno 2018), segnando una crescita del 5,7% sull’anno precedente. I primi dieci retailer al mondo contribuiscono per il 31,6% al fatturato complessivo generato dai 250 maggiori retailer al mondo, con i colossi statunitensi Wal-Mart, Costco e The Kroger che confermano la loro posizione sul podio della Top 10. Giù dal podio, ma comunque nella Top 10, è Amazon, che ha fatto registrare il movimento e la crescita più sostanziale, guadagnano due posizioni dal report precedente e facendo registrare un + 25,3%.
In materia di numero di retailer, ad avere il primato nella Top 250 è l’Europa, con ben 87 aziende all’interno della classifica (contro le 82 dell’anno scorso), di cui tre in Top 10, e cioè la britannica Tesco PLC e le tedesce Schwarz e Aldi Einkauf. Proprio la Germania è casa delle imprese più grandi, che con una dimensione media di 24,7 miliardi di dollari superano di gran lunga la media di 18,1 miliardi di dollari delle imprese presenti nella Top 250. E l’Italia? I retailer con sede nel Belpaese sono quattro, ovvero Coop alla posizione 71 (13,5 miliardi di dollari), Conad alla 73 (13,1), Esselunga alla 121 (8,5 miliardi di dollari) e il gruppo Eurospin alla posizione 168 (5,9 miliardi di dollari). Tutti e quattro, inoltre, hanno segnato un avanzamento in classifica, con Coop che si conferma il primo colosso italiano, seppur salendo solo di una posizione; Conad è seconda tra le italiane, conquistando 5 posizioni rispetto ai dati del 2016, seguita da Esselunga, balzata su di 10 posizioni; chiude Eurospin che avanza di ben 19.
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