02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

GOOD NEWS: IL GOVERNO DICE NO ALLA SECONDA RATA IMU SU FABBRICATI RURALI E TERRENI AGRICOLI. MONCALVO (COLDIRETTI): “E’ UNA SCELTA COERENTE CON GLI IMPEGNI PRESI CHE RICONOSCE L’IMPORTANZA E IL RUOLO DELL’AGRICOLTURA PER L’ITALIA”

Good news: il Governo dice no alla seconda rata Imu sui fabbricati rurali e i terreni agricoli. “E’ una scelta coerente con gli impegni presi che riconosce l’importanza e il ruolo ambientale, sociale e culturale dell’agricoltura per l’Italia”, commenta il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.
“E’ stato mantenuto - ha sottolineato Moncalvo - l’impegno assunto dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo nel patto per l’agricoltura sottoscritto davanti ai 15.000 agricoltori presenti all’Assemblea della Coldiretti lo scorso luglio. Una decisione che ci auguriamo significhi finalmente il riconoscimento da parte delle Istituzioni dell’importanza che ha l’agricoltura per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese - ha concluso Moncalvo - con la produzione di quei beni comuni che il mercato non remunera, dalla tutela del paesaggio alla difesa del territorio dal dissesto idrogeologico, dalla sicurezza alimentare alla promozione dell’immagine del Made in Italy nel mondo”.

Focus - Le parole del Ministro delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo
“Lo avevamo promesso e abbiamo mantenuto la parola data: la seconda rata Imu non verrà pagata per i fabbricati rurali e per i terreni agricoli degli imprenditori agricoli professionali. Allo stesso tempo abbiamo dimezzato l’onere dell’Imu per i terreni agricoli posseduti da non agricoltori. Lo dovevamo a tutti gli agricoltori italiani, che lo scorso anno avevano subito questa tassa, ingiusta due volte, perché colpisce un bene produttivo come la terra. Le aziende agricole che hanno pagato nel 2012 possono stare così tranquille e utilizzare per gli investimenti i 537 milioni di euro di risparmio fiscale che siamo riusciti ad ottenere per il settore con i provvedimenti di eliminazione dell’Imu. Ho chiesto poi di prevedere una riforma strutturale sulla tassazione per gli immobili agricoli che verrà trattata in sede di conversione della legge di stabilità alla Camera. Abbiamo previsto anche di ripristinare, per le società agricole, il diritto di optare per la tassazione in base al reddito catastale dei terreni, perché l’abrogazione di questa misura da parte del Governo Monti è illogica e contraddice l’ordinamento comunitario. Su queste misure il mio Ministero ha già reperito, attraverso tagli e risparmi, 108 milioni di euro, che sono certa potranno essere incrementati attraverso la collaborazione di tutte le forze politiche che hanno a cuore il destino di questo comparto, nel lavoro alla Camera”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha commentato la decisione da parte del Consiglio dei Ministri di abolire la seconda rata dell’Imu sui terreni e fabbricati rurali. Le abrogazioni e le riduzioni ottenute per il 2013 dal Ministro de Girolamo hanno consentito di non far pagare al settore 64 milioni sui fabbricati rurali, 315 milioni sui terreni di proprietà degli imprenditori agricoli professionali e 158 milioni sui terreni di proprietà dei non agricoltori, per un risparmio fiscale complessivo per il settore pari a 537 milioni. “Ho lottato perché fosse riconosciuta la necessità di tutela ad un comparto fondamentale della nostra economia, che rappresenta il motore del Made in Italy agroalimentare che vale in tutto il suo complesso il 17% del Pil. Mi scuso con il Presidente Letta ed il Ministro Saccomanni se ho usato a volte toni un po’ duri, ma l’ho fatto perché credevo in questa battaglia e perché il settore lo merita. Abbiamo dato un segnale importante all’agroalimentare. Ha vinto l’agricoltura italiana”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli