In un territorio di meno di 15 chilometri quadrati si producono ogni giorno 3.500 quintali di pasta. È l’incredibile realtà di Gragnano, da ora ufficialmente “Città della Pasta”: il Consorzio che riunisce i 14 produttori della famosa pasta di Gragnano diventa adesso un Consorzio di Tutela a tutti gli effetti, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio 2019, a preservare la produzione di 3.500 quintali di pasta Igp al giorno, di cui il 75% almeno finisce oltre i confini nazionali.
Con il riconoscimento dell’Indicazione Geografica, nel 2013, mancava solo questo step per poter riconoscere al prodotto e ai produttori tutto il merito, conferendo loro però anche il difficile ma importante compito di difendere l’originalità e la qualità, contro i falsi, presenti soprattutto nei mercati esteri. Negli ultimi anni infatti i prodotti made in Italy hanno fatto registrare un boom, che ha comportato anche purtroppo un aumento esponenziale dei prodotti “tarocchi”: nonostante ciò, il Consorzio di Gragnano ha registrato nel biennio 2016/2017 un balzo del 7,2% nelle vendite, raggiungendo il posto n. 11 tra le Dop e le Igp italiane in valore.
Un successo che poggia anche sulla singolare struttura imprenditoriale del luogo: i 300 milioni di fatturato totale dei soci del Consorzio Gragnano Città della Pasta si ripartiscono tra piccole realtà artigianali e top player del mercato. Uniti nel difendere i valori dell’artigianalità e della tradizione, oggi codificati nel severo disciplinare Igp che protegge una produzione legata a questo luogo fin dal XVI secolo. Solo qui l’impasto della semola di grano duro e l’acqua della falda acquifera locale diventano la Pasta di Gragnano Igp. E da qui sono partite tutte le principali innovazioni dell’industria nazionale a cominciare proprio dalle celebri trafile al bronzo.
“La pubblicazione in Gazzetta che riconosce ufficialmente il Consorzio darà nuovo impulso alla nostra attività - ha dichiarato Massimo Menna, Presidente del Consorzio - Questo importante risultato è un grande stimolo a lavorare sempre di più per la valorizzazione della Pasta di Gragnano e della Città della Pasta sia in Italia che all’estero”.
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