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Grande distribuzione, sindacati e viticoltori intorno al tavolo: a Bordeaux prove tecniche di futuro

Un incontro che è sfociato in una dichiarazione d’intenti per un cambiamento sul prezzo remunerativo, obiettivo non semplice da ottenere
Bordeaux, FRANCIA, TAVOLA ROTONDA, TAVOLO, vino, Mondo
Il vino francese a Bordeaux in cerca di un nuovo futuro

Primi passi per risolvere il problema dei prezzi legati al vino a Bordeaux, giudicati troppo bassi dai produttori e che hanno generato una crisi che si è manifestata in malumori, proteste con l’assenza di una visione per il futuro che, a piccoli passi, cerca di materializzarsi. Una sintesi che è stata ricercata nell’incontro che ha messo, allo stesso tavolo, il mondo della distribuzione, gli attori principali di Bordeaux, dalla viticoltura al commercio, ma anche sindacato e prefettura, riporta il sito specializzato Vitisphere.
Una tavola rotonda che è sfociata in una dichiarazione d’intenti con al centro un cambiamento per il prezzo remunerativo, obiettivo comunque non semplice da raggiungere. I viticoltori si aspettano una risposta che tradotto significa una valutazione appropriata del proprio lavoro in vigna. Allan Sichel, presidente del Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux (Civb) ha chiarito che oggi non è possibile determinare un prezzo minimo ma trovarsi d’accordo sulle intenzioni è il primo grande passo
.
L’incontro che si è tenuto può essere considerato un primo punto di partenza per ottenere una migliore valutazione dei prezzi del vino anche se i lavori proseguiranno e per il futuro si cercherà di “mettere in atto un sistema supportato dalla legge che permetta di garantire un reddito sufficiente al viticoltore. Oggi non abbiamo la risposta definitiva, ma rientrerebbe in un contratto di settore: tutti gli operatori attorno al tavolo sono d’accordo a lavorarci”, ha detto Allan Sichel. Il progetto di promozione dei vini bordolesi, che sarà realizzato questa primavera, prevede nuovi incontri. La sfida, in particolare modo, è quella di modificare i termini del contratto di vendita tra il produttore e il primo acquirente, ed i protagonisti stanno lavorando a proposte legislative. Ma le tensioni non è detto che possano cessare a causa dei prezzi bassi del vino nei supermercati. “Non abbiamo tempo di aspettare in campagna. Ed i prezzi bassi e le promozioni continueranno anche nei prossimi mesi”, si è rammaricato Didier Cousiney, portavoce del Collettivo “Viti 33”, che parla comunque di un bilancio positivo per un incontro “che ha permesso di dirci le cose faccia a faccia. Vedo ottime intenzioni, ma non vedo come andremo avanti”, evidenziando, anche, come non ci sia tempo da perdere.
Ma la svolta potrebbe arrivare dall’ottenimento di un prezzo regolamentato, quello che già il presidente Macron aveva anticipato mesi fa per risolvere un “caso” scottante con la crisi delle fasce più basse della produzione che aveva portato il Governo a varare un piano di emergenza tra sostegni economici ed espianti.

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