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GUELFI VS GHIBELLINI IN CUCINA? L’ANTICA RIVALITÀ FRA LE DUE FAZIONI DELLA BATTAGLIA DEL 1260 RIVIVE AI FORNELLI CON “MONTAPERTI A TAVOLA”, LA GARA TRA RISTORATORI SENESI E FIORENTINI DI ENOTECA ITALIANA, FISAR E CUOCHI SENESI (SIENA, 12 APRILE)

Non Solo Vino

Guelfi contro Ghibellini in cucina. L’antica rivalità della battaglia del 4 settembre 1260 fra Siena e Firenze rivive ai fornelli con la sfida a suo di padelle. Ecco “Montaperti a Tavola”, la gara tra i ristoratori senesi e fiorentini, promosso da Enoteca Italiana, Fisar Valdichiana e Antica Terra di Siena e Valdelsa, con il patrocinio dell’Associazione Cuochi Senesi, di scena il 12 aprile all’Enoteca di Italiana a Siena. E così come la battaglia fu combattuta a pochi chilometri a sud-est di Siena, tra le truppe guelfe capeggiate da Firenze e quelle ghibelline capeggiate da Siena così in questo appuntamento si riscopre la cucina i cui sapori distinguevano un ceto dall’altro. Il tutto condito con la solidarietà: i proventi della cena andranno a sostegno della ricerca scientifica nel settore delle leucemie, dei linfomi e di altre malattie del sangue.
Sei i ristoranti in gara, tre per parte. A difendere l’onore Guelfo: “La Nave” (Il grano etrusco tra il mare e i monti), “Chiaroscuro” (Passatina di ceci e porcini con stringhe di cotica in bianco), “Pizzeria Napoli” (Pollo in galera con olive nere e brasati con cipollotto di Certaldo su crostone di pane di segale). Mentre a difendere l’onore Ghibellino: “Osteria del Castello” (Coniglio con misticanza e cipolla in salsa), “Ristorante Casalta” (Tortello di ricotta con pesto leggero di dragoncello e pecorino delle Crete), Ristorante “Millevini” (Bocconcini di cinta brasati con tortino di erbe di campo). E per finire in dolcezza saranno serviti dei dolcetti senesi con Torta fisariana. Il tutto naturalmente abbinato ai migliori vini Doc e Docg delle due province di Siena e Firenze.
“Con questo appuntamento - spiega Salvatore de Lio, direttore di Enoteca Italiana - in modo divertente, grazie alla fattiva collaborazione dei 6 chef e della sinergia con la Fisar, vogliamo rievocare la storia delle nostre eccellenze enogastronomiche. Tante le sfide tra le due fazione, se pensiamo al vino e allo storico simbolo del Chianti Classico, il Gallo Nero. Molti secoli fa, mentre fiorentini e senesi combattevano per delineare i loro confini, decisero di fissare il termine dei rispettivi territori là dove si fossero incontrati due cavalieri partiti al primo canto del gallo, l’uno da Siena e l’altro da Firenze. I fiorentini si servirono di un galletto nero cui era stato impedito di cibarsi per giorni e giorni e che perciò, affamato com’era, cantò prima dell’alba, avvantaggiando così il cavaliere fiorentino che si incontrò col senese dopo aver fatto tanta strada in più, arrivando nei pressi di Fonterutoli, nel territorio di Castellina. Così, stando alla tradizione, da quel giorno il Chianti appartiene a Firenze. Ora però attendiamo da questa gara culinaria chi delle due province uscirà vincitore, come dire, ai posteri l’ardua sentenza ”.
Come in tutte le sfide ci sarà una giuria composta da esperti del settore enogastronomico: lo chef Pierluigi Stiaccini, lo chef Mario Neri e il giornalista dell’Espresso Claudio Zeni. Oltre loro ci sarà anche a una giuria popolare, saranno, infatti, gli stessi commensali ad esprimere il loro giudizio votando il piatto preferito, con monete coniate degli stemma delle 2 fazioni.
“È bene ricordare - conclude il presidente emerito Fisar Nicola Masiello - che il ricavato della serata andrà completamente in beneficienza a Sienail, l’Associazione che opera nella Regione Toscana per il sostegno e la diffusione della ricerca scientifica nel settore delle leucemie, dei linfomi e di altre malattie del sangue e nata nel 1996 a Siena. Noi di Fisar siamo sempre attenti al volontariato e da anni interveniamo con iniziative dove c’è bisogno”.
Info: www.enoteca-italiana.it

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