New entry al vertice della gastronomia italiana: il cuoco bavarese Heinz Beck della “Pergola dell’Hotel Hilton” di Roma affianca Giafranco Vissani e Fulvio Pierangelini de “Gambero Rosso” nel trio che guida la pattuglia delle sette migliori tavole italiane. E’ questo il giudizio della “Guida de L’Espresso-Ristoranti d’Italia” 2005. Altra novità è quella di Gualtiero Marchesi, papà degli chef italiani, che rientra nel ristretto giro dei grandi. All’edizione n. 27, la Guida (pagine 776, 20 euro) recensisce oltre 2.600 ristoranti, trattorie, osterie ed eno-tavole di tutta Italia, raccontandone caratteristiche, tipo di cucina, ambiente e dando un voto alla cucina, espresso in ventesimi (da 12,5, la soglia dell’interesse gastronomico, al teorico 20/20, “la perfezione”).
Ecco la classifica dei ristoranti con tre cappelli:
1) Vissani, Baschi (Terni): 19 punti
2) Gambero Rosso, San Vincenzo (Livorno): 19 punti
3) La Pergola dell’Hotel Hilton, Roma: 19 punti
4) Le Calandre, Rubano (Pordenone): 18,5 punti
5) Enoteca Pinchiorri, Firenze: 18,5 punti
6) Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio (Mantova): 18,5 punti
7) L’Albereta di Gualtiero Marchesi, Erbusco (Brescia):18 punti
Due cappelli e punteggio compreso fra 17,5 e 16,5 per 32 ristoranti: a 17,5, alla soglia dell’eccellenza quindi, si confermano Cracco Peck di Milano e il Miramonti L’Altro di Concesio, ai quali, come nuovi promossi, si affiancano l’Osteria La Francescana di Modena, e Giancarlo Perbellini di Isola Rizza. Tra i promossi a 17 e a 16,5 punti si trovano, tra gli altri, il Combal Punto Zero di Rivoli Torinese, Antonello Colonna di Labico, Paolo e Barbara di San Remo, Uliassi di Senigallia, La Taverna del Capitano di Nerano, Vittorio di Bergamo, l’Antica Corona Reale di Cervere, il Capriccio di Manerba, Bracali di Massa Marittima. Dei 39 “tre” e “due cappelli” (punteggio da 16,5 e oltre), 9 sono in Lombardia, che guida così la classifica regionale, 5 in Lazio, in Emilia Romagna e in Toscana, 3 in Piemonte, in Veneto e nelle Marche, 2 in Campania, 1 in Liguria, Alto Adige, Umbria e Sicilia.
Il giornalista Enzo Vizzari - curatore e direttore della Guida de “L’Espresso” - non ha dubbi: “in Italia si mangia bene e anche molto bene e non solo a prezzi esorbitanti. Ma quello del caro-prezzi al ristorante, delle pietanze come dei vini, è da mesi al centro di discussioni, con rimpallo sistematico di responsabilità fra i diversi soggetti in campo: tutti hanno una parte di torto, tranne il consumatore che paga e poi al massimo può protestare. Ma si difende, può difendersi andando meno al ristorante e scegliendo con sempre maggior oculatezza a chi affidare il proprio stomaco e il proprio portafogli”. Per questo la Guida 2005 ha introdotto un simbolo particolare, il “salvadanaio”, che segnala i locali dove il conto medio può essere contenuto entro i 30 euro, bevande escluse e che quest’anno è andato ad oltre 700 locali.
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