Mai vista una Michelin così buona: sono 224 i ristoranti premiati dalla Michelin 2005 con una, due o tre stelle. Mai gli 007 francesi avevano trovato così tanta bontà lungo lo Stivale, buon segno anche se, come sempre, ogni critico, ogni cuoco, ogni lettore ha le sue idee che non sempre collimano con quelle degli ispettori guidati per il primo anno da Fausto Arrighi. Nessuna bocciatura a livello di due o tre stelle. Le tre restano 4 (Calandre, Enoteca Pinchiorri, Pescatore e Sorriso), le due passano invece da venti a ventitré. Promossi infatti l’Arquade dell’Hotel Villa del Quar a San Pietro in Cariano (Verona); il Rigoletto a Reggiolo (Reggio Emilia) e il Rossellinis dell’hotel Palazzo Sasso a Ravello (Salerno). Otto perdono una stella (l’Oca Bianca a Viareggio, il Principe di Pompei e L’Altra Bottiglia a Civita Castellana nel Viterbese le insegne più note), ventidue la guadagnano, tra loro l’Osteria di Via Solata a Bergamo, Guido a Pollenzo (Cuneo), D’O a Cornaredo (Milano), Delle Antiche Contrade a Cuneo, Trattoria Vecchia Malcesine a Malcesine (Verona), il Pellicano a Porto Ercole (Grosseto), la Trota a Rivodutri (Rieti), la Barrique e la Locanda Mongreno a Torino, lo Scrigno del Duomo a Trento e Romano a Viareggio.
Con la stella all’Hostaria dell’Orso a Roma, Gualtiero Marchesi torna virtualmente a quota tre (con le due dell’Albereta a Erbusco in Franciacorta).
Fonte: Identità Golose
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