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GUIDE & RISTORANTI - MICHELIN: SEMPRE 5 LE TRE STELLE IN ITALIA … NON CI SONO NE’ VISSANI NE’ PIERANGELINI. CRESCONO LE DUE STELLE

Anche quest’anno la guida Michelin Italia 2008 (che costa 23 euro) non cambia il panorama, già noto, della gastronomia italiana d’eccellenza: i ristoranti a tre stelle restano cinque (nessuno al sud) e sono gli stessi della passata edizione. E, tra questi, ancora una volta, non ci sono Fulvio Pierangelini del “Gambero Rosso” di San Vincenzo (Livorno) e Pierluigi Vissani di Baschi (Terni): ovvero, i due supercampioni di tutte le guide al buon mangiare d’Italia.
La Guida - la più antica delle grandi - aumenta in compenso le due stelle che passano da 28 a 29, promuovendo “Il luogo di Aimo e Nadia” a Milano; crescono anche i ristoranti ad una stella che passano dai 204 del 2006 a 217. La Rossa Michelin, peraltro, prodiga nelle altre nazioni europee di tre stelle, simbolo d’eccellenza, offre, quindi, un quadro della ristorazione italiana sottolineando che “le stelle termometro della salute della cucina di una nazione sono passate da un totale di 215 nel 2004 alle attuali 251”.
“Mai cosi’ numerose - dice la Michelin - le stelle di buona tavola sulla Guida Italia, la più ricca di distinzioni dopo la veterana francese”. Insomma, una ristorazione, quella italiana, in “costante ascesa”.
L’edizione 2007 ha anche ampliato il numero dei ristoranti e degli alberghi presi in considerazione che sono, rispettivamente, 2.581 e 3.862.
Ecco, dunque, i ristoranti a tre stelle in Italia:
- Le Calandre, Rubano (Pd)
- Al Sorriso, Soriso (No)
- Dal pescatore, canneto sull’Oglio (Mn)
- Enoteca Pinchiorri, Firenze
- La Pergola dell’Hotel Hilton, Roma.
La Guida annuncia le “promesse” per il 2008, ovvero quei ristoranti che sono suscettibili di guadagnare la seconda stella e che sono “La Stua di Michil” a Corvara (Bz) e “Torre del Saracino” a Vico Equense (Na).
Ma l’Italia del buon mangiare esce comunque “sconfitta”, dal confronto con altri lidi dell’alta ristorazione firmati Michelin Guida Rossa. Passino le miriadi di tre stelle francesi (nella sola Parigi ce ne sono più che in tutta Italia), ma essere superati dal Giappone, che proprio quest’anno fa il suo ingresso nella Rossa, e dalla Germania, forse è eccessivo. Ci eravamo quasi abituati al pensiero di essere indietro di 1 stella alla Spagna ... Considerata l’altissima qualità della ristorazione, del servizio e, soprattutto, della cucina italiana, la redazione di Winenews non se la sente di approvare i parchi risultati ottenuti.

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