Ci sono i produttori con le loro idee e aspirazioni, i territori con la loro vocazione capaci di far esprimere meglio un vitigno o un altro, gli agronomi chiamati a condurre al meglio la gestione della vigna, e poi ci sono gli enologi, chiamati a dare una “forma liquida” in cantina a quanto raccolto tra i filari. E tra i tanti che lavorano nelle cantine italiane, da “interni” o da consulenti, tra le firme di molti dei più amati e premiati vini italiani, i “10 Cult Oenologist” italiani del 2025 sono Franco Bernabei, Nicola Biasi, Stefano Chioccioli, Riccardo Cotarella, Giuseppe Caviola, Luca D’Attoma, Emiliano Falsini, Carlo Ferrini, Donato Lanati e Vincenzo Mercurio. Almeno secondo il “The WineHunter” Helmuth Köcher, che ha selezionato le 10 grandi firme dell’enologia italiana che saranno premiate nel “Merano WineFestival” il 7 novembre a Merano (Teatro Puccini) nella cerimonia dei “WineHunter Award Platinum”, al termine di una giornata che vedrà anche un percorso di degustazione a loro dedicato nel Kurhaus, con una selezione di vini prodotti dalle aziende con cui collaborano.
Una delle tante chicche del “Merano WineFestival” 2025, di scena dal 7 all’11 ottobre a Merano.
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