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I 7 punti fondamentali sull’agricoltura e sulla produzione di cibo legate alla “green economy”, verranno svelati a Roma il 30 giugno nel “Manifesto della green economy per l’agroalimentare”, stilato dal “Consiglio Nazionale della Green Economy”

La “green economy” è una frontiera che sempre più aziende agroalimentari italiane stanno sperimentando, entrando in un regime di produzione che prende in considerazione anche l’impatto ambientale, cioè i potenziali danni ambientali prodotti dall’intero ciclo di trasformazione delle materie prime, a partire dalla loro estrazione, passando per il loro trasporto e trasformazione in energia e prodotti finiti fino ai possibili danni ambientali che produce la loro definitiva eliminazione o smaltimento. Una pratica, quella della “green Economy”che ha fatto proseliti anche tra i produttori agroalimentari d’eccellenza del made in Italy, con molte aziende vitivinicole in prima linea.
Ma quali sono i punti fondamentali sui quali deve puntare un’azienda dell’agroalimentare per praticare una corretta economia verde? A spiegare quali sono le corrette pratiche green, sarà , il 30 giugno al Museo dell’Orto Botanico a Roma, il “Consiglio Nazionale della Green Economy” che presenterà il “Manifesto della green economy per l’agroalimentare”. Il documento contiene 7 proposte sull’agricoltura e sulla produzione di cibo legate alla “green economy”, per Expo 2015. Il Manifesto è stato elaborato con un ampio processo partecipativo e approvato dall’Assemblea plenaria del “Consiglio Nazionale della Green Economy”, composto da 65 organizzazioni di imprese green (info: www.statigenerali.org).
Alla presentazione di Roma interverranno, oltre ad Edo Ronchi, per il Consiglio Nazionale della Green Economy, che presenterà i contenuti del Manifesto, anche Andrea Olivero, viceministro delle Politiche Agricole, Claudia Sorlin, presidente, comitato scientifico di Expo Milano 2015, Dino Scanavino, presidente, Cia - Confederazione italiana agricoltori, Stefano Masini, responsabile area ambiente e territorio, Coldiretti, Massimiliano Giansanti, vice-presidente Confagricoltura, Vincenzo Vizioli, presidente Aiab (Associazione italiana per l’agricoltura biologica), Francesco Paolo Fulci, presidente, Ferrero SpA, Cesare Ronchi, responsabile progetto “Agricoltura Sostenibile” Barilla, Chiara Lungarotti, amministratore unico Gruppo Lungarotti, e Carmelo Basile, amministratore unico Fattoria della Piana.

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