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I CONTI DEGLI ITALIANI SONO IN PROFONDO ROSSO, E CAMBIA ANCHE LA SPESA IN TAVOLA: IL 28% DEGLI ITALIANI COMPRA QUASI ESCLUSIVAMENTE NEI DISCOUNT E IL 34% OPTA PER CIBI DI QUALITÀ INFERIORE PERCHÉ PIÙ ECONOMICI. BOOM DEL “JUNK FOOD”: +7% IN UN ANNO

Non Solo Vino
Con la crisi è boom del junk food

I conti degli italiani sono in profondo rosso. Nel 2012 il potere d’acquisto delle famiglie è crollato del 4,8% e la propensione al risparmio si è ridotta all’8,2%. Colpa della crisi che continua a mordere e che si abbatte come un macigno sui consumi. Lo afferma la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat.

Mentre cala il reddito disponibile, gli italiani sono sottoposti al fuoco incrociato degli aumenti del carico fiscale - sottolinea la Cia - con la conseguenza che oltre la metà delle famiglie (il 53%) oggi riesce a malapena a coprire tutte le spese obbligate, dai carburanti alle utenze passando per mutui o affitti.

Ma l’effetto più drammatico di questa situazione si riscontra sulla tavola, con drastici cambiamenti nella tipologia di spesa alimentare. Ormai il 28% degli italiani (cioè 6,5 milioni) compra quasi esclusivamente nei discount e il 34% (7,4 milioni) opta per cibi di qualità inferiore perché sono molto più economici. Inoltre - osserva la Cia - nelle dispense si moltiplicano cibi in scatola e surgelati e si ricorre sempre più spesso al “junk food” (+7% in un anno), a tutto scapito dei prodotti freschi tipici della dieta mediterranea: nel 2012, infatti, ben il 41,4% delle famiglie ha ammesso di aver ridotto i consumi di frutta e verdura e il 38,5% quelli di carne e pesce.

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