I LUNGHI ANNI DELLA CRISI ECONOMICA CI LASCIANO UN MONDO CAMBIATO, ANCHE TRA I FORNELLI. IL FUTURO DELL’ALTA CUCINA, INFATTI, NON PASSA PIÙ SOLO PER FRANCIA, SPAGNA, USA, ITALIA E GRAN BRETAGNA, MA ANCHE PER PAESI EMERGENTI COME BRASILE E SINGAPORE

I lunghi anni della crisi economica più dura che l’Occidente abbia mai dovuto affrontare, lasciano un mondo decisamente cambiato nei suoi equilibri, non sono economici, ma anche culturali, con il “peso” dei vecchi leader fortemente ridimensionato, e nuovi Paesi pronti a prenderne il posto, anche in cucina, nonostante roccaforti come Francia e Stati Uniti continueranno a segnare la rotta all’alta cucina mondiale anche nei prossimi anni. Ad analizzare il panorama, segnalando gli astri nascenti della ristorazione, il magazine del luxury “Elite Traveler”, che ha messo in fila sia gli chef più influenti dell’ultima decade, sia i 15 giovani maghi dei fornelli in rampa di lancio. Che la cucina sia, in qualche modo, lo specchio dei tempi, lo dimostra l’esempio italiano: se tra i 24 chef più rappresentativi degli ultimi 10 anni della ristorazione mondiale ci sono tre dei sette “tristellati”, Massimo Bottura (Osteria Francescana), Nadia Santini (Dal Pescatore) ed Heinz Beck (che da un punto di vista gastronomico è assolutamente italiano, La Pergola), tra i cuochi più influenti del decennio che verrà c’è il solo Antonino Cannavacciuolo (Villa Crespi). Sembra finita anche la stagione d’oro della cucina spagnola, premiata per anni, grazie al genio di Ferran Adrià (ovviamente nella rosa dei più influenti chef dell’ultima decade), e che adesso guarda con fiducia al giovane bilbaino Eneko Atxa. Chi invece non retrocede di un millimetro è la Francia: la lista è lunga sia tra i top 24 degli ultimi dieci anni, da Michel Guirard a Michel Troisgros, da Philippe Rochat ad Alaine Ducasse, da Joël Robuchon a Raymond Blanc, che tra la top 15 del futuro, con Alexandre Bourdas, Alexandre Couillon e Mauro Colagreco. Resistono anche gli Usa, che tra New York, Miami e Los Angeles fanno incontrare il meglio delle culture culinarie del mondo, grazie al genio di chef come Thomas Keller, Gordon Ramsay, Grant Achatz, Daniel Boulud, Eric Ripert e Nobu Matsuhisa, e alle speranze riposte, per il futuro, in astri nascenti come Sean Brock e Joshua Skenes. Ma le vere sorprese, in ottica futura, sono il brasiliano Alex Atala (per la verità già una stella di livello mondiale) e Ande Chiang di Singapore, Paesi storicamente lontani dai riflettori dell’alta cucina.

Focus - La lista degli chef più influenti degli ultimi 10 anni di Elite Traveler
Grant Achatz - Alinea
Daniel Boulud - Daniel
Eric Ripert - Le Bernardi
Nobu Matsuhisa - Nobu Las Vegas, Nobu London e Nobu Berkeley Street
Raymond Blanc - Le Manoir aux Quat’Saisons
Heston Blumenthal - The Fat Duck
Gordon Ramsay - Aqua
Harald Wohlfahrt - Die Schwarzwaldstube
Joachim Wissler - Restaurant Vendôme
Heinz Beck - La Pergola
Massimo Bottura - Osteria Francescana
Nadia Santini - Dal Pescatore
Alain Ducasse - Alain Ducasse at The Dorchester
Joël Robuchon - L’Atelier de Joël Robuchon Hong Kong & Tokyo
Michel Guérard - Les Prés d’Eugénie
Michel Troisgros - La Maison Troisgros
Philippe Rochat - Restaurant de L’Hôtel de Ville
Ferran Adria - el Bulli
Tetsuya Wakuda - Tetsuya’s
Seiji Yamamoto - Nihonryori RyuGin
René Redzepi - Noma
Thomas Keller - The French Laundry/Per Se
Sergio Herman - Old Sluis

La lista degli chef più influenti dei prossimi 10 anni di Elite Traveler
Eneko Atxa - Spagna
Alex Atala - Brasile
Andre Chiang - Singapore
Esben Holmboe Bang - Norvegia
Takashi Saito - Giappone
Alexandre Bourdas - Francia
Alexandre Couillon - Francia
Brett Graham - Gran Bretagna
Simon Rogan - Gran Bretagna
Mauro Colagreco - Francia
Joshua Skenes - Usa
Sean Brock - Usa
Ben Shewry - Australia
Kevin Fehling - Germania
Antonino Cannavacciuolo - Italia