I “MAGNIFICI 7” DEL CIBO ITALIANO SECONDO “NEWSWEEK”: SPAGHETTI ALLA CARBONARE E POLLO AL BURRO A FIRENZE, RAVIOLI E PORCHETTA A CORTONA, STINCO DI VITELLO A CORMONS E POLENTA FRITTA VERSIONE “STREET FOOD” A BARI. E GLI CHEF ITALIANI SI DIVIDONO

Gli spaghetti alla carbonara del Caffè Duomo e il pollo fritto nel burro della Trattoria Sostanza a Firenze, in tortellini in brodo dell’Hosteria Giusti di Modena, i ravioli de La Bucaccia e la “porchetta del banchetto” a Cortona (Arezzo), lo stinco di vitello de La Subida di Cormons (Udine), la polenta fritta versione “street food” a Bari: ecco “magnifici 7” italiani nella “Europe 101 Best Place to Eat”, stilata dal settimanale “Newsweek”, fatta dai suggerimenti di 53 grandi chef del mondo, del calibro di Alain Ducasse, Jamie Oliver e Lidia Bastianich, per citarne alcuni.

Una classifica, che, però, che divide gli chef italiani “È un segno tangibile di quello che succede in Italia - ha dichiarato all’Ansa lo chef siciliano Filippo La Mantia - le persone cercano la normalità. Se l’avessero chiesto a me avrei risposto Pane e Panelle”. “Sono provocazioni che rischiano di sminuire il lavoro di tanti colleghi - ha dichiarato Davide Oldani, chef del ristorante D’O a Cornaredo (Milano) - lo street food italiano non è come quello giapponese, meriterebbe una categoria a sé e comunque non andrebbe accomunato alla cucina che si fa nei ristoranti”.

“Come tutte le classifiche - è intervenuto Carlo Cracco - non è poi così affidabile e fa un po’ sorridere. Se da una parte possiamo dire che un paese senza street food è un paese senz’anima dall’altra possiamo asserire con assoluta certezza che il cuoco ha un approccio tecnico-scientifico. Quello che posso dire è che il titolo della classifica sarebbe dovuto essere “Qual è la vera cucina?””