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I Nas di Parma sequestrano 2.400 forme di Parmigiano Reggiano con 4 persone arrestate e 63 indagati per analisi truccate e mais contaminato da alfatossine. Martina: “i controlli funzionano”. Coldiretti: “Parmigiano sulla tavola di 3 famiglie su 4”

Analisi truccate e mancate denunce all’Asl su mais contaminato da alfatossine. Con queste accuse, in seguito a controlli sul latte eseguiti dai Nas-Nucleo antisofisticazione dei Carabinieri di Parma, 4 persone - tra cui il direttore del Centro servizi per l’Agroalimentare Sandro Sandri - sono finite agli arresti domiciliari, mentre altre 63 risultano indagate dalla Magistratura di Parma. I Nas hanno sequestrato anche 2.400 forme di Parmigiano Reggiano, in stagionatura in diverse strutture del parmense, impedendo che finissero sul mercato. Per il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina “l’operazione della Procura di Parma e dei Nas a tutela della salute dei consumatori e del Parmigiano Reggiano è la conferma che il nostro sistema di controlli funziona”. E l’attività di controllo, sottolinea la Coldiretti, “è una garanzia per le 3 famiglie italiane su 4 (75,6%) che acquistano Parmigiano Reggiano ma anche per i tanti consumatori stranieri che lo apprezzano nel mondo dove è il simbolo del made in Italy”.

“Abbiamo gli anticorpi giusti per contrastare con efficacia chi viola le regole - commenta il Ministro Martina - creando danni enormi alla reputazione dei nostri prodotti. Dobbiamo anche ribadire che non c’è al mondo un sistema di verifiche come quello previsto per i prodotti di qualità italiani. Solo nel 2013 abbiamo condotto più di 130.000 controlli e tra i prodotti Dop e Igp il tasso di contraffazione mostra percentuali molto basse. Il Governo è totalmente impegnato al fianco dei produttori che rispettano la legge e sono protagonisti di quel grande successo che è il made in Italy agroalimentare, che vale oltre 33 miliardi di euro solo di export. Allo stesso tempo l’obiettivo primario resta quello di garantire la salute e la fiducia dei consumatori italiani ed internazionali”.

Per la Coldiretti si tratta di un’azione a difesa dei 3.500 allevatori che forniscono latte per la produzione per il 2014 di 3,25 milioni di forme, ovvero 29.000 in meno sul 2013. Nel primo trimestre dell’anno sono aumentate del 4,8% le esportazioni del Parmigiano Reggiano che è anche il formaggio italiano più apprezzato ed imitato all’estero dove le brutte copie si chiamano Parmesan, Parmesao o Regianito. Sul mercato interno gli acquisti nella moderna distribuzione e nel dettaglio tradizionale si sono ridotti del 4,1% anche a causa della concorrenza sleale dei cosiddetti similgrana ottenuti con latte straniero che, conclude la Coldiretti, non devono rispettare i controlli dei rigidi disciplinari di produzione dell’Unione Europea.

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