In piena crisi di Governo, riesplode la protesta dei pastori sardi, che oggi hanno sversato decine di litri di latte e girato un video-appello. La nuova iniziativa di protesta per il prezzo del latte, riporta l’Ansa, parte da un’azienda della Baronia, nella Sardegna centro orientale. “Per farci sentire siamo costretti di nuovo a buttare il frutto del nostro lavoro per terra - spiega nel video una pastora - ma ora è arrivato il momento di cambiare atteggiamento e soprattutto cambiare le regole del gioco. È tempo di finirla di buttare il nostro oro - dice rivolgendosi ai colleghi allevatori di tutta l’isola - d’ora in poi dobbiamo concentraci per buttare giù le poltrone e chi per anni ha avuto in mano le nostre sorti e ha dimostrato di non essere in grado, e ancora oggi non si arrende all’evidenza. Anziché dimettersi, continuano a prenderci in giro dispensando pillole di saggezza”.
In attesa delle riforme strutturali del settore, del varo del piano di produzione del pecorino romano e del saldo sul prezzo del prodotto a novembre, che potrebbe non raggiungere l’auspicato e promesso un euro, arriva dunque una nuova presa di posizione dal mondo delle campagne. “Il primo passo da fare è impedire ai signori padroni del nostro Consorzio di continuare a giocare sulla nostra pelle - attacca ancora la pastora - e che non venga approvato quel vergognoso piano di offerta che altro non è che la falsa copia di quello vecchio, che si era dimostrato fallimentare tanto da portare il valore del nostro latte a 60 centesimi”.
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