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RACCOLTI 1,2 MILIONI DI £

I più grandi vini al mondo in asta e nei calici “for charity” per la “Gerard Basset Foundation”

Dal Sassicaia al Brunello, dal Barolo (con il Monfortino) al Barbaresco, protagonisti ai “The 2021 Golden Vines Awards” di Liquid Icons a Londra

Domaine de la Romanée Conti, mito della Borgogna e del vino mondiale, come “The Rolls-Royce Motor Cars Golden Vines World’s Best Fine Wine Producer”, e la sua guida, Aubert de Villaine, “The Macallan Golden Vines Hall of Fame”; la tedesca ed iconica Egon Müller “The Sgc Golden Vines Best Fine Wine Producer in Europe”, la californiana e famosa Ridge Vineyard come “The Gucci Golden Vines Best Fine Wine Producer in the Americas”, e Penfolds, la griffe più importante dell’Australia del vino, “The VistaJet Golden Vines Best Fine Wine Producer in the Rest of the World”; Domaine Arnoux-Lachaux, dalla Borgogna a “The Virgin Galactic Golden Vines World’s Best Rising Star”, e l’americana Coravin, che ha rivoluzionato il modo di servire il vino, come “The Julius Baer Golden Vines Innovation”; il “The Oeno Golden Vines Honorary Award”, assegnato postumo a Steven Spurrier, tra i maggiori comunicatori e buyer del vino al mondo; e, last but not least, la popstar australiana Kylie Minogue, vip-vigneron con Kylie Minogue Wines, in Uk, e “The Liquid Icons Special Award for Wine Entrepreneurialism” e “The Most Successful Rosé Wine Launch of 2020/21”. Ecco i “The 2021 Golden Vines Awards”, svelati nell’esclusiva cerimonia di gala dei Premi all’eccellenza del vino mondiale promossi da Liquid Icons, la società di ricerca e contenuti sul mondo del vino fondata da Gerard Basset e Lewis Chester, di scena nei giorni scorsi, a Londra, all’Annabel’s, il più importante club privato londinese. Ad accompagnarli una charity dinner in favore della Gerard Basset Foundation, l’ente benefico fondato dalla famiglia e dai colleghi del Master Sommelier, Master of Wine e Miglior Sommelier d’Europa e del mondo, e per finanziare programmi di educazione al vino legati alla diversità e all’inclusione, come il Taylor’s Port Golden Vines Diversity Scholarships, del valore di 55.000 sterline per due studenti Bame/Bipoc che vogliono diventare Master of Wine o Master Sommelier, attraverso anche un’asta charity online e live battuta da Christie’s con oltre 70 lotti dei vini più prestigiosi al mondo, che ha raccolto oltre 1,2 milioni di sterline.
Un evento unico, con una gala dinner dello chef tre stelle Michelin Mauro Colagreco, già n. 1 al mondo con il suo celeberrimo ristorante “Mirazur” di Mentone (con la sponsorship di S.Pellegrino), accompagnata da vini-icona come Dom Perignon P2, Egon Müller, Domaine Baron Thenard Montrachet Grand Cru, Domaine de la Romanee Conti e Château d’Yquem con Marc Almert, il Miglior Sommelier al Mondo Asi 2019. E con grandi vini italiani nei calici anche della stessa popstar austrialiana Kylie Minogue e di tanti vip, come il Brunello di Montalcino Vigna del Suolo Docg 2016 della griffe Argiano (nella foto, con Bernardino Sani, ad ed enologo della storica Tenuta di proprietà dell’imprenditore brasiliano Andrè Esteves, e che, nell’edizione 2022, sarà anche tra i lotti in asta, come spiegato a WineNews, ndr).
Un’asta da sogno, con lotti dei più grandi vini e delle più prestigiose griffe mondiali - da Château Cheval Blanc a Château Margaux, da Château Mouton Rothschild a Château d’Yquem, da Charles Heidsieck a Dom Pérignon, da Dom Ruinart a Krug, da Louis Roederer a Moët & Chandon, da Taittinger a Veuve Clicquot, da Marqués de Riscal a Egon Müller, da Opus One a Casa Lapostolle, da Bodega Catena Zapata a Penfolds Grange, per citarne solo alcune - e con tanta Italia: dai Barolo di Giacomo Conterno, con una doppio magnum del leggendario Monfortino 2013 (e una visita privata alla griffe nelle Langhe ed una degustazione guidata da Roberto Conterno), dal Sassicaia della Tenuta San Guido, con una magnum della grandissima annata 1985 e non solo (accanto alla visita e pranzo in cantina ospiti di Priscilla Incisa della Rocchetta); dalla prima doppio magnum del prestigioso e famosissimo Brunello di Montalcino Riserva 2013 di Biondi-Santi (ed una visita alla Tenuta con tasting guidato dal ceo Giampiero Bertolini), ad una magnum di Barolo Cannubi Docg 2015 firmato Chiara Boschis (accanto, ma non solo, alla visita con tasting & launch nella cantina E. Pira 6 Figli); da una 5 litri di Brunello Riserva Millecento 2015 della griffe Castiglion del Bosco (con soggiorno nel wine resort a Montalcino di Chiara e Massimo Ferragamo, con una partita di golf nell’unico campo da golf privato italiano), alla doppioa magnum di Sori Tildin 2001 firmato dal mito Angelo Gaja, “il re del Barbaresco” (con tour privato e pranzo-degustazione nella cantina); da magnum e doppio magnum del leggendario Barolo Le Rocche del Falletto Riserva, annate 2001 e 2008 di Bruno Giacosa (sempre con “tour vip” nella griffe), ad una magnum di Barolo Brunate 2017 di Giuseppe Rinaldi firmato da Marta e Carlotta Rinaldi (con tour e pranzo-degustazione condotto da Marta Rinaldi in cantina); passando per un doppio magnum del prestigioso Barbaresco Crichët Pajé 2006 di Roagna di Luca Roagna (alla guida anche del tour & tasting “vip” ospiti della griffe).
E con l’Italia in lizza anche nella short list delle nomination degli Awards - selezionata da oltre 400 professionisti del vino di più di 50 Paesi, tra cui Master of Wine, Master Sommelier DipWset e Advanced Sommelier autori anche di un Report annuale sui principali trend del mercato dei fine wines, e con l’Award Trophy designed by Liquid Icons, Amorin Cork, Grant Macdonals, Hill & Sky e Shantell Martin - con nomi come Giacomo Conterno e Tenuta San Guido.

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