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I RISULTATI DELLE ANALISI SUL MAIS DEL CAMPO DI VIVARO LO CONFERMANO: SI TRATTA DI MAIS OGM. MARINI (COLDIRETTI): RIPRISTINARE SUBITO LA LEGALITÀ ED ANALIZZARE PRONTAMENTE IL MAIS DEI CAMPI VICINI, PER EVITARE CONTAMINAZIONI

Arrivano i risultati delle analisi effettuate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (Sezione di Fermo), sui campioni di mais prelevati dal Corpo forestale dello Stato, su indicazione della procura di Pordenone, dall’ormai celebre campo di Vivaro (Pordenone), e con loro la conferma: si tratta proprio di mais Ogm. E, in quanto tale, la sua semina è illegale. Di qui partono le considerazioni di Sergio Marini, presidente di Coldiretti, che pone una domanda precisa alle autorità: quanto tempo ancora dovremo attendere prima che sia ripristinata la legalità nei campi dove è stata autodenunciata la semina di mais geneticamente modificato? “Non ci sono più margini - afferma Marini - per ritardare ulteriormente un intervento risolutivo che abbiamo sollecitato da mesi denunciando all’opinione pubblica, all’autorità giudiziaria e alle istituzioni la situazione di illegalità in Friuli-Venezia Giulia, insieme alla task force di 27 organizzazioni per una Italia libera da Ogm”. Il presidente di Coldiretti si dichiara anche molto preoccupato per il rischio di contaminazione dei campi adiacenti: “basta conoscere l’abc della botanica per comprendere che sarà necessario analizzare i nuovi semi. Cosa che ci piacerebbe sapere se e come è stata effettuata”.

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