I turisti americani in Italia snobbano l'arte per darsi ai piaceri della gola. La tendenza emerge dall'inchiesta svolta dall'osservatorio sul turismo "Passepartout" di Eta Meta, che ha analizzato siti, giornali e periodici americani di viaggi e cucina. Secondo i dati raccolti, la conferma viene dai tour operator Usa: "le visite al Colosseo o a piazza di Spagna vengono via via sostituite con tour golosi negli agriturismi, dove ai vantaggi della cucina made in Italy si aggiungono quelli di un ritrovato relax.Stressati dall'iperlavoro e dall'ansia, gli americani cercano innanzitutto il benessere e l'appagamento dei sensi: per il 26% dei turisti, vino, olio e parmigiano sono di gran lunga preferibili a una visita alle opere di Michelangelo o Botticelli". Ma c'è chi lo fa semplicemente per copiare le star: il 17% ammette di scegliere questo tipo di vacanza enogastronomica sulle orme dei vip di Hollywood, conquistati dai sapori mediterranei.
Ma Oltreoceano c'è anche il desiderio di riscoprire l'Italia di una volta: l'11% degli intervistati ci immagina ancora come il paese degli emigranti, della pizza e del buon vino; per il 9%, la scelta rappresenta una sorta di disintossicazione dal "junk food", il cibo spazzatura americano che, anche per i nazionalisti più convinti, non può reggere il confronto con la cucina italiana.
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