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ASSOCIAZIONI

I Vignaioli Indipendenti salgono a 1.700 (in forte crescita sul 2023). E guardano al futuro

“Slow Wine Fair” 2024: tanti progetti in cantiere (e bilancio solido) per la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi) in assemblea a Bologna
FEDERAZIONE ITALIANA VIGNAIOLI INDIPENDENTI, FIVI, vino, Italia
“Vignaioli Custodi del Territorio” by Fivi (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti)

Quasi 1.700 viticoltori (con una crescita del 10% sul 2023), ed un bilancio solido, sia dal punto di vista economico (approvato all’unanimità) che politico, con tante battaglie condotte in prima fila e vinte, come quella sulla Tea (Tecniche di Evoluzione Assistita), a cui il l’Unione Europea ha, di recente, dato il via libera ma non in agricoltura biologica, e con l’obbligo di specificarne l’utilizzo in etichetta, o “Vignaioli Custodi del Territorio”, per sostenere il disegno di legge sul riconoscimento dell’agricoltore come custode del territorio, di recente approvato in via definitiva, e per sollecitarne la rapida attuazione a livello regionale, attraverso una raccolta firme nazionale online (su change.org) e regionale (con raccolta firme fisica presso le cantine degli associati o in alcuni mercati contadini), e altre da portare avanti, insieme a progetti di promozione e comunicazione, per far conoscere ancora meglio il valore del lavoro dei “vignaioli indipendenti”. È la fotografia dell’assemblea Fivi (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), andata in scena, oggi, a BolognaFiere, nel quadro della Slow Wine Fair 2024.
“Nell’approvazione del rendiconto finanziario, oltre ad evidenziare la solidità economica e patrimoniale dell’associazione - spiega una nota ufficiale - si è confermato il trend di crescita degli iscritti, aumentati nel 2023 del 10%, arrivando a sfiorare quota 1.700. Il bilancio (approvato all’unanimità) testimonia il lavoro portato avanti dai Vignaioli Indipendenti - Fivi sia sul fronte politico-sindacale sia su quello di comunicazione e promozione dei valori, con progetti culturali come quello del libro “Breve storia che ogni bambino può leggere ad un vignaiolo indipendente e viceversa. Abbecedario per vignaioli e aspiranti tali”, in collaborazione con Corraini Edizioni. Confermato anche l’impegno, a fianco di Scuole e Università, con la Borsa di studio dedicata a Leonildo Pieropan, offerta all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e con il sostegno agli studenti meritevoli dell’Istituto Tecnico Agrario di Catanzaro”. Nella sua relazione, il presidente Lorenzo Cesconi ha ricordato le principali istanze politiche portate avanti dalla Fivi nell’ultimo anno, tra cui il traguardo raggiunto in sede europea relativo alle Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea): con la votazione, in sessione plenaria del 7 febbraio, il Parlamento Europeo ha confermato il divieto di utilizzo delle Tea in agricoltura biologica e ha, inoltre, approvato un importante emendamento che introduce l’obbligo di etichettatura sia per le piante che per i prodotti contenenti Tea, richieste presentate da parte dei Vignaioli Indipendenti nelle diverse fasi di lavoro sul dossier.
Sul fronte nazionale, a seguito del dossier sulla manutenzione del territorio, Fivi ha lanciato il 5 febbraio la campagna “Vignaioli Custodi del Territorio”, per sostenere il disegno di legge sul riconoscimento dell’agricoltore come custode del territorio e per sollecitarne la rapida attuazione a livello regionale, attraverso una raccolta firme nazionale online (su change.org) e regionale (con raccolta firme fisica presso le cantine degli associati o in alcuni mercati contadini). Il disegno di legge, approvato in tempi record alla Camera, ha avuto anche l’ultima approvazione in Senato della Repubblica il 21 febbraio. La Fivi, attraverso le delegazioni locali, vuole ora sollecitare tutti i Consigli Regionali ad adottare il testo nazionale attraverso un processo partecipativo di tutti gli attori del mondo agricolo, in modo che la figura dell’agricoltore custode del territorio non rimanga solo un’enunciazione formale ma possa realizzarsi concretamente: “sarà fondamentale garantire modalità operative che non scoraggino l’iniziativa degli agricoltori, e percorsi di formazione per avere un quadro di intervento coerente sul territorio”, ha sottolineato il presidente Cesconi.
Il presidente Cesconi ha ricordato, inoltre, che Fivi si è impegnata, per prima, nel richiedere al Governo la reintroduzione dell’esenzione dell’Irpef agricola (come previsto, per altro, dal “milleproroghe” alla manovra finanziaria del Governo), una misura che giova al settore in un momento delicato, a fronte del calo dei consumi e dell’aumento dei costi di produzione. Continua infine l’attenzione sul tema vino e salute, con l’obiettivo di promuovere l’educazione a un consumo consapevole e combattere l’abuso: “non si può appiattire il vino alla sola molecola alcol, e il consumo di vino solo a modelli problematici”, ha ricordato Cesconi. Ultimo punto, la surroga di tre componenti del Consiglio Direttivo, a fronte delle recenti dimissioni di tre Consiglieri: l’Assemblea ha eletto Andrea Annino (Vignaiolo in Sicilia), Desirèe Pascon Bellese (Vignaiola in Veneto) e Gianluca Morino (Vignaiolo in Piemonte). “Nel percorso di crescita di Fivi dobbiamo essere - ha concluso Cesconi - sempre più in grado di affrontare le inevitabili pluralità di opinioni, senza che queste debbano diventare occasione di scontro o, peggio ancora, di divisione: l’esito dell’assemblea dimostra che Fivi è coesa, pur nella sua diversità, e che ha gli strumenti e la maturità per crescere senza snaturare se stessa. Appuntamento a Vinitaly, con la “collettiva Fivi”, dove si chiude anche la campagna “Vignaioli Custodi del Territorio””.

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