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IL “PARTITO DEL MIELE” METTE D’ACCORDO LA DESTRA E LA SINISTRA: LA CAMERA APPROVA FINALMENTE LA LEGGE-QUADRO DELL’APICOLTURA

Chi ha detto che in Italia destra e sinistra sono sempre in disaccordo? A quanto pare esiste un trasversale “partito del miele” che oggi in Parlamento ha unito con dolcezza i due schieramenti: è stata infatti approvata dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati la legge-quadro dell’apicoltura, che finalmente andrà a disciplinare un importante settore del nostro Paese - quarto in Europa con i suoi 1.100.000 alveari e gli oltre 75.000 apicoltori - che non aveva fino ad oggi un suo strumento legislativo nazionale. “E’ un avvenimento “storico” per la nostra apicoltura - afferma Francesco Panella, presidente dell’Unaapi (Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani) - questa legge arriva infatti a distanza di quasi 80 anni dalla precedente. La speranza è che, oltre a fare chiarezza in questo importante settore della nostra agricoltura, porti un incremento nella capacità produttiva del nostro Paese che, non dimentichiamolo, produce solo il 50% del proprio fabbisogno di miele. Fondamentale sarà anche far conoscere meglio il prodotto ed informare i consumatori che lo acquistano: sull’etichetta del miele deve essere indicata chiaramente la sua origine, a garanzia di genuinità e trasparenza, per distinguere il miele italiano artigianale di qualità da quello industriale o importato”.
Con questo provvedimento l'apicoltura è ora, a tutti gli effetti, attività agricola. Nella legge si individuano le figure soggettive dell'apicoltore, dell'imprenditore apistico e professionale. L’apicoltura è inoltre da oggi riconosciuta a tutti gli effetti “attività di interesse nazionale” utile per la conservazione dell’ambiente e della biodiversità: circa cinquanta miliardi di api saranno più protette, garantendo così l’impollinazione di 22 mila specie di piante selvatiche, oltre a quelle coltivate.

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