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IL 15 SETTEMBRE E’ DI SCENA IL “GRAPPA DAY”. ECCO LE ANTICIPAZIONI DELLA RICERCA ASTRA-NOMISMA SUL DISTILLATO ITALIANO PER ANTONOMASIA

Chi, dove e come consumiamo la grappa. WineNews anticipa la ricerca Astra-Nomisma sul famoso distillato italiano, i cui dati ufficiali saranno comunicati per il “Grappa Day” (edizione n. 10), l’appuntamento nazionale “monografico” di discussione e approfondimento sul distillato italiano, il 15 settembre, a Greve in Chianti.

Focus - La ricerca per capitoli …
Grappa & giovani: un rapporto sano
Sono i giovani i nuovi consumatori di grappa. Il distillato italiano per antonomasia, infatti, ha avuto in questi ultimi anni un incremento nei consumi, grazie soprattutto a quella fascia giovanile - fra i 18 e i 34 anni - che apprezza e presta sempre più attenzione ai prodotti di qualità. Nell’ottica di una cultura dell’alimentazione che valorizza positivamente alcuni alimenti, la grappa viene vissuta dai giovani come un prodotto “intelligente”. Ciò significa che la grappa si beve non perché alcolica, ma perché viene riscoperta e rivalutata come un prodotto italiano di antichissime origini, perché legata alle storie locali, ai territori e, infine, perché portatrice di valori culturali e sociali tipicamente italiani. Inoltre, il dinamismo dei produttori di grappa ha portato in questi ultimi decenni ad un rinnovamento del distillato che si è lentamente affrancato dall’etichetta di prodotto “povero” e “grezzo”, lasciando il posto a prodotti con aromi nuovi, morbidi e fruttati. I giovani, sempre più curiosi della qualità, hanno trovato proprio in questo antico, ma rinnovato distillato, un plus, un’alternativa gradevole alle solite bevande da assaporare soprattutto in compagnia.
La grappa al femminile
Le donne si confermano, proseguendo una tendenza che si era già affermata nel precedente decennio, grandi estimatrici del distillato italiano più famoso al mondo. Il successo presso il pubblico femminile di questo prodotto, nato con un imprinting tutto maschile, è dovuto a molteplici fattori. Innanzitutto, l’attenzione sempre maggiore dei produttori di grappa ai gusti del mercato, soprattutto a quello femminile, che ha portato alla nascita di prodotti nuovi, quali acquaviti aromatiche, fresche e morbide. Inoltre, l’immagine della grappa si è “ingentilita” e, oltre al gusto, si è imparato a portare una particolare attenzione anche al packaging, più elegante ed attrattivo. Contestualmente ad un’evoluzione del settore, le donne hanno imparato a conoscere questo prodotto antico, le sue origini, le sue qualità, la cultura legato ad esso. La consumatrice donna è attenta, appassionata, curiosa e consapevole; apprezza le tante e svariate occasioni nelle quali la grappa può essere gustata, la intende come un piacevole momento di gratificazione ed è affascinata dagli accostamenti con il cibo.
Regalare: gusto e raffinatezza
Il mondo della grappa ha nuove proposte da regalare e gustare. Uno dei fenomeni-chiave di questi ultimi anni, infatti, è proprio il boom del regalo dell’acquavite made in Italy, l’unico distillato al mondo che può vantare questa denominazione. Per quanto riguarda la tipologia, particolarmente apprezzate sono le grappe mono-vitigno, quelle ottenute da vinacce di un solo vitigno, mentre come packaging spopolano le bottiglie da meno di un litro, specie le più piccole, in calo, invece, le confezioni tradizionali, forse ancora associate all’immagine del forte bevitore di un tempo. Il successo del distillato da regalo è da imputare alle tante tipologie fra cui poter scegliere: grappe giovani, invecchiate, aromatiche, aromatizzate, affinate e anche all’originalità delle confezioni con cui vengono proposte: in astucci, in box di legno, in ampolle, in decanter, con bicchieri da degustazione, con sigari. Ma al di là dell’ampia gamma della scelta, la grappa come regalo si inserisce perfettamente nella tendenza degli ultimi anni di regalare prodotti dell’enogastronomia italiana di qualità eccellente e adatti per ogni occasione.
In privato e in pubblico: ecco dove beviamo la grappa
Gustare un buon bicchiere in compagnia è, da sempre, uno dei piaceri a cui gli uomini non sanno rinunciare. Questo sembra valere soprattutto per la grappa, il distillato italiano per antonomasia, che fra le sue occasioni di consumo vede crescere proprio quella domestica con familiari ed amici. L’acquavite made in Italy, infatti, anche se viene vissuta ancora nella maggior parte dei casi come un prodotto da dopo pasto, è sempre più gradita per accompagnare momenti di relax con amici e parenti: durante una serata speciale,nei locali pubblici, in montagna. Ottima da meditazione, ideale se abbinata al cioccolato o ai sigari, innovativa nei cocktail, è apprezzata proprio per questa sua versatilità che la rende un prodotto adatto ad ogni occasione. Fra le occasioni di consumo si registra un aumento anche nella ristorazione, con la grappa frequentemente offerta dallo stesso ristoratore. In questo caso la grappa viene vissuta come un prodotto “strategico”, che da una parte arricchisce l’offerta del locale e dall’altro serve a fidelizzare la clientela, instaurando con essa un rapporto di intimità.
Dove e come gli italiani preferiscono la grappa
Sono Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria le regioni che hanno registrato il maggior incremento di consumatori di grappa dall’inizio del 2000; aumenti che si notano anche in Lombardia e al sud, mentre nelle regioni di più classica produzione, Piemonte e Triveneto, si osserva una sostanziale stabilità. In questa singolare dinamica, il consumatore - seguendo un trend già avviatosi negli anni Novanta -sembra si stia affinando nelle scelte. Di fatto, dalle ricerche sempre meno spesso emergono “bevitori di grappa” genericamente intesa, e sempre più gli intervistati dichiarano una spiccata preferenza per alcuni tipi di grappa, rifiutandone altri. Mentre nel 2001 i consumatori di grappa dichiaravano di orientarsi nuovamente sui prodotti più forti, aspri e “brucianti”, ora la tendenza pare essersi invertita a vantaggio di grappe più morbide e per quelle alla frutta. Uno dei dati rilevanti dell’indagine è l'aumentata importanza attribuita al profumo distintivo della singola grappa, molte volte addirittura a discapito del sapore e del gusto.

La curiosità - Il centro di cocumentazione della grappa
Dal 1992 il “Grappa Day” è stato pensato e realizzato dal Centro Documentazione Grappa Luigi Bonollo, in collaborazione con le Distillerie Bonollo spa di Formigine (Modena) che, in quasi cento anni di attività, hanno attraversato da protagoniste tutte le fasi storiche della distillazione delle vinacce, della commercializzazione e della valorizzazione delle grappe e delle acquaviti.

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