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I NUMERI

Il 2018 dello Champagne: giro d’affari a quota 4,9 miliardi di euro, cresce ancora l’Italia

Dalla ProWein, i dati del Comité Champagne: frenano Francia e Gran Bretagna, bene Usa, Giappone, Cina, Germania, Belgio e Svizzera
COMITÉ CHAMPAGNE, PROWEIN, Mondo
Jean-Marie Barillère, a capo del Comité Champagne

Il giro d’affari globale dello Champagne, nel 2018, ha raggiunto un nuovo record, a quota 4,9 miliardi di euro, in crescita dello 0,3% sul 2017, mentre i volumi registrano un calo tutt’altro che da sottovalutare, del -1,8%, a 301,9 milioni di bottiglie. Come raccontano i dati del Comité Champagne, presentati alla ProWein di Düsseldorf dal presidente Jean-Marie Barillère, Francia e Gran Bretagna, che insieme rappresentano il 60% delle vendite di Champagne nel mondo, sono i primi responsabili della frenata, con un calo, rispettivamente, del -4,2% e del -3,6% a volume e del -1,8% e del -2,2% a valore. A livello globale, le esportazioni restano orientate al rialzo (+0,6% a volume e +1,8% a valore), ma a crescere sono soprattutto i mercati extraeuropei, con una domanda decisamente più dinamica, dagli Stati Uniti (23,7 milioni di bottiglie, +2,7%, a fronte però di un calo del -1,5% a valore) al Giappone (13,6 milioni di bottiglie, +5,5%, che cresce, ma meno, anche in valore, al +3,9%), passando per l’area cinese (Cina, Hong Kong, Taiwan: 4,7 milioni di bottiglie, +9,1%, e ancora meglio a valore, con il +10,3%). Bene, restando nel Vecchio Continente, dal punto di vista dei valore, e quindi del prezzo medio, Germania (+3,1%), Belgio (+1,9%) e Svizzera (+7,8%).
Prosegue la crescita dell’Italia, stabilmente il quinto mercato per l’export di Champagne per giro d’affari, a 158,6 milioni di euro, in crescita del 4,2% sul 2017, per 7,36 milioni di bottiglie, in leggero calo (-0,1%). Dopo un’evoluzione molto sostenuta negli ultimi 10 anni (+ 134%), l’Australia ha registrato un leggero calo (8,4 milioni di bottiglie, -1,8%), a causa di un tasso di cambio meno favorevole. A confermare il costante trend di crescita ed un certo potenziale futuro, il Canada, con 2,3 milioni di bottiglie (+4,8%), il Messico, con 1,7 milioni di bottiglie (+4,3%), ed il Sudafrica, che supera per la prima volta il milione di bottiglie e segna un significativo incremento del 38,4%. In prospettiva, il 2019 si annuncia come un anno di svolta, sulle ali di una vendemmia 2018 eccezionale dal punto di vista agronomico, in un territorio di riferimento per tutto il mondo del vino, che guarda al futuro nel segno della qualità e della sostenibilità ambientale.

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