Il 91% degli agriturismi del Belpaese, nel 2020, ha dichiarato di aver avuto cancellazioni, la metà delle aziende ha registrato una diminuzione della vendita dei prodotti, ma anche una forte riduzione delle richieste dei servizi offerti (per il 68%), e il 45% delle imprese ha subito un calo di ordini. Sono i numeri dell’indagine sulle conseguenze del Covid-19 sull’attività degli agriturismi italiani firmata dalla Rete Rurale Nazionale, presentata in streaming alla giornata “L’agriturismo non si ferma!”, organizzata da AgrieTour (Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale). Ci sono, però, anche degli aspetti positivi, in questo funesto 2020: è cresciuta la domanda di prodotti (+22%) e di prenotazioni (+30%) da parte di nuovi turisti italiani, entro il raggio di 150 chilometri, così come gli acquisti di prodotti (+18%) e le prenotazioni (+21%) da parte di turisti fidelizzati che già conoscevano l’agriturismo. Il 37% degli intervistati ha interpretato la crisi in maniera positiva, vedendola come un’occasione per scoprire nuovi mercati, mentre il 44% non si è fatto scoraggiare, limitando tuttavia le spese correnti. Il 56% delle imprese ha predisposto già entro la primavera nuovi servizi rispetto al passato.
A disegnare il contesto numerico degli agriturismo italiani è l’Istat, che rileva come nel 2019 le aziende agrituristiche autorizzate erano 24.576 (+4,1% rispetto al 2018), e la crescita maggiore nell’ultimo anno si è registrata nel Centro Italia (+8,7%). Sotto l’aspetto della diffusione territoriale, i Comuni con almeno un agriturismo nel 2019 sono 4.958, pari al 62,6% del totale (nel 2011 erano il 58%). Nel 2019 la produzione economica dell’agriturismo incide per il 2,6% sul totale dell’intero comparto agricolo. Il valore corrente della produzione agrituristica nel 2019 è di poco superiore a 1,5 miliardi di euro (+3,3% rispetto al 2018 e + 37% rispetto al 2007). Oltre il 77% del valore economico è generato degli agriturismi delle Regioni del Centro e del Nord-est. Per le presenze negli agriturismi, gli arrivi nel 2019 hanno superato i 3,7 milioni (+0,4 milioni rispetto allo scorso anno), di questi 1,9 milioni sono di nazionalità italiana. Il 72% degli agrituristi ha scelto le strutture del Centro e del Nord-est e, in particolare, della Toscana (23%) e della provincia autonoma di Bolzano (16%). Il numero di aziende a conduzione femminile è pari a 8.566 (35%), percentuale che sale al 46,8% nel Sud.
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