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CONSIGLI

Il 2020 di Vivino: Sassicaia, Ferrari e Cervaro della Sala tra i best seller della community

Negli ultimi 12 mesi 380 milioni di etichette scansionate nel mondo. I 25 vini più comprati in Italia dai wine lover della comunità virtuale
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Nel 2020, il brindisi è virtuale

La condivisione, nel 2020, è passata più che altro per i social network e le comunità virtuali. Anche quella del vino, che può contare sulla più grande di tutte, Vivino, popolata, per quanto virtualmente, da milioni e milioni di winelover di ogni angolo del mondo. Che, in questi ultimi 12 mesi, hanno scansionato più di 380 milioni di etichette, concedendo le 5 stelle, ossia la valutazione più alta, in 4,8 milioni di casi. In tutto, le cantine presenti su Vivino sono diventate quindi 239.433, di cui 38.944 in Italia. Nel Belpaese, la Regione più cercata è stata la Toscana, ma al di là delle scansioni, Vivino ha messo in fila i best sellers del 2020, divisi per fasce di prezzo. Una selezione di 25 etichette, tra le griffe e i territori di riferimento del Belpaese enoico e non solo.
Nella “Top 6” dei vini a portata di tutti, quindi sotto i 15 euro a bottiglia, troviamo il vino rosso Hieron, il Fanciacorta Ca’ de’ Pazzi, il Chianti 2018 Maramai, il Valdobbiadene Prosecco Superiore Priol di Bortolomiol, il Lotto Unico 2016 di Terrescure e il Blaye - Côtes de Bordeaux 2017 Château Haut Prieur. Nella fascia di prezzo superiore, tra i 15 ed i 30 euro a bottiglia, i best sellers sono l’Edizione Cinque Autoctoni di Farnese, il Bruciato 2018 di Tenuta Guado al Tasso (Antinori), il Gigino 2016 di Cantina Barbanera, l’Amarone 2017 Moscheta Nera del Gruppo Centoterre, l’Amarone 2017 Otre e lo Champagne Louis Armand.
Salendo ancora di un gradino, ma restando comunque sotto i 50 euro a bottiglia, i consigli di Vivino vertono sul Cervaro della Sala 2018 del Castello della Sala (Antinori), il Mille e Una Notte 2016 di Donnafugata, il Franciacorta Satén 2015 di Bellavista, lo Champagne Brut Ptemier di Louis Roederer e lo Champagne Brut (R de Ruinart). Infine, i grandi vini, senza curarsi troppo del portafoglio, a partire dal Dom Pérignon vintage 2010, quindi il Sassicaia 2017 di Tenuta San Guido, il Bolgheri Superiore 2017 di Tenuta Guado al Tasso (Antinori), il Valpolicella Classico Superiore 2012 di Giuseppe Quintarelli, il Trentodoc “Giulio Ferrari” Riserva del Fondatore 2008 e il San Leonardo 2015 della Tenuta San Leonardo.

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