02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL 28% DEGLI AGRITURISMI ITALIANI NON IN REGOLA: ECCO IL RISULTATO DEI 6.000 CONTROLLI CHE LA GDF HA EFFETTUATO PER PONTE DEL 1 MAGGIO SU BED & BREAKFAST, RESORT, AGRITURISMI E CENTRI BENESSERE. FOCUS - CIA: OK CONTROLLI MA EVITARE CRIMINALIZZAZIONI

Tra falsi agriturismi, lavoratori in nero e cibo scaduto, il 28% degli agriturismi italiani non è in regola: ecco il risultato dei 6.000 controlli che le Fiamme Gialle hanno effettuato durante il ponte del Primo maggio su bed & breakfast, resort, agriturismi e centri benessere di tutta Italia. Tra i casi più eclatanti, gli agriturismi “spacciati” per bed & breakfast scoperti dai finanzieri di Perugia e Parma, e le troppe astuzie per ingannare il fisco, dalla “drink card” al posto dello scontrino fino al pos “inutilizzabile” per non lasciare tracce.
Al Sud il 36,14% delle persone controllate sono risultate non in regola, il 26,37% al Nord ed il 23,39% al Centro. Nei primi 4 mesi 2012, nel controllo economico del territorio svolto in tutta Italia, sono stati svolti 10.603 controlli, che si aggiungono a quelli attivati per il ponte del primo maggio: tanti i casi di attività “fantasma”: altri evasori totali che si aggiungono agli oltre 2.000 già individuati nei primi 4 mesi del 2012.
Tra questi, gli agriturismi spacciati per bed & breakfast e per azienda agricola scoperti dai finanzieri di Perugia e di Parma, strutture dove, senza alcuna autorizzazione, venivano forniti i servizi tipici degli alberghi, comprensivi di ristorante, solarium, zona relax e piscina. Oppure, sempre a Perugia, il night club camuffato da falsa associazione sportiva, dove si stavano esibendo, in uno spettacolo musicale, 28 ballerine. Ed ancora il venditore abusivo di mozzarelle di bufala, colto sul fatto nella provincia di Benevento mentre distribuiva il prodotto tipico campano agli agriturismi della zona. Molti i trucchi escogitati per sfuggire al fisco e pagare meno tasse: a Genova, il titolare di un agriturismo rilasciava ai clienti ricevute fiscali con l’indicazione dell’intero importo ma la cifra finiva sistematicamente dimezzata nella copia da registrare in contabilità. Sempre a Genova, i finanzieri hanno scoperto che le “drink card” utilizzate in un locale per la consumazione al banco di bevande altro non erano che un pretesto per non emettere gli scontrini fiscali. In un agriturismo di Pesaro, invece, ai clienti era impedito di pagare con il bancomat, sebbene il Pos fosse ben visibile alla cassa. “Non funziona”, diceva a tutti il gestore, invitando a pagare cash per evitare di rilasciare le ricevute. Dalla contabilità ufficiale a quella parallela: in provincia di Verona, i finanzieri hanno scoperto che il titolare di un agriturismo in soli 40 giorni era riuscito a incassare 18.000 euro. Circa 1.000 i lavoratori in nero individuati dalle Fiamme gialle nel weekend lungo del primo maggio: ne sono stati scoperti 183 solo negli agriturismi, centri benessere e resort controllati dai finanzieri a Salerno (71), Napoli (57) e Caserta (55). In qualche caso i danneggiati erano i clienti e, se di solito il conto è salato quando la pietanza è prelibata, non succedeva così in due agriturismi di Belluno e Frosinone, dove le Fiamme Gialle hanno sequestrato carni e insaccati con data di consumazione scaduta o addirittura corretta a penna, frutta in cattivo stato di conservazione e bevande analcoliche prive delle etichette di tracciabilità.

Focus - Fisco: ok ai controlli che smascherano i falsi agriturismi, ma bisogna evitare ingiuste criminalizzazioni
Da sempre ci battiamo per la legalità, la correttezza e il rispetto delle norme vigenti. Per questo motivo riteniamo giuste tutte quelle operazioni delle forze dell’ordine che portano a scoprire non solo chi sfugge la legge, ma anche chi esercita abusivamente l’attività e, quindi, fa concorrenza sleale nei confronti dei veri imprenditori che pagano le tasse e stanno alle regole. Ovviamente, bisogna evitare una sorta di “caccia alle streghe” che, alla fine, penalizza anche chi è corretto e svolge il suo lavoro con onestà e sacrificio. Lo afferma la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori commentando i risultati dell’operazione della Guardia di Finanza contro le irregolarità e l’abusivismo del settore. Del resto, la Cia ha più volte sostenuto che attività come l’agriturismo devono vedere protagonisti gli agricoltori e che ogni abusivismo, che in questo comparto specifico ha raggiunto purtroppo livelli non più tollerabili, va contrastato con la massima energia. Di conseguenza, è essenziale - afferma la Cia - che sull’intera materia si faccia al più presto la massima chiarezza, tutelando e valorizzando gli imprenditori seri che operano attenendosi al quadro legislativo. Altrimenti il settore rischia di essere messo ingiustamente sotto accusa e per di più criminalizzato.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli