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IL 29 E 30 MAGGIO “TERRA MADRE” ARRIVA IN TANZANIA, PER DAR VITA A RETE DI COMUNITA’ DEL CIBO, FONDATA SULLO SVILUPPO RURALE E SULLA LOTTA CONTRO LA POVERTA’, PROMOSSA DA ONG CEFA, SLOW FOOD, FONDAZIONE SLOW FOOD PER BIODIVERSITA’, FAIRTRADE ITALIA

Diritto al cibo e sovranità alimentare, due temi cruciali e sensibili oggi più che mai: se il cibo è un diritto per tutti, l’ultima grave crisi alimentare ha messo a nudo l’esigenza di restituire all’agricoltura un ruolo centrale nelle politiche dei Governi e nelle pratiche di tutti gli attori coinvolti: saranno questi gli atout di “Terra Madre Tanzania”, evento promosso da Cefa-Comitato Europeo per la formazione e l’agricoltura (Organizzazione non governativa con esperienza trentennale nell’ambito dello sviluppo rurale tramite interventi centrati sull’agricoltura), Slow Food Internazionale e Fondazione Slow Food per la Biodiversità, da anni attivi nella difesa della biodiversità agricola, e Fairtrade Italia, il consorzio per la certificazione del commercio equo, patrocinato dall’Ambasciata italiana di Dar es Salaam, in programma il 29 e 30 maggio nella capitale Dar es Salaam, il cui obbiettivo sarà quello di vita ad una rete solidale di comunità del cibo locali e, allo stesso tempo, dimostrare come realtà tanto diverse possono dare esempio positivo di collaborazione e condivisione (info: www.cefaonlus.it).
In molte aree dell’Africa la speranza di una vita migliore è legata alla terra e gli interventi nell’ambito dell’agricoltura sostenibile sono strategici all’interno di progetti di sviluppo rurale integrato, poiché assegnano priorità al raggiungimento della sicurezza alimentare ed alla risposta ai bisogni primari delle popolazioni. Per questo “Terra Madre Tanzania” vuole essere l’occasione per aprire un confronto e una riflessione sulle esperienze in atto di agricoltura sostenibile e di protezione della biodiversità in Africa, efficaci strumenti per combattere la povertà e sulle prospettive che esse aprono per migliorare le condizioni economiche di intere comunità.
Una due giorni di incontri ed esposizioni a forte valenza culturale in una regione africana caratterizzata da gravi problematiche, ma da grandi potenzialità, per parlare di diritto al cibo, biodiversità e sovranità alimentare, che fa parte del progetto, cofinanziato dall’Unione Europea, “Sustainable agriculture, biodiversity protection and fair trade, together against poverty” (Ong-Ed/2006/120-817), il cui obbiettivo, all’interno dell’ampia cornice dello sviluppo rurale e della lotta alla povertà, è quello di presentare esperienze diverse di agricoltura sostenibile, salvaguardia della biodiversità e fairtrade, mettendo in primo piano lo sviluppo sostenibile, ma nel rispetto delle culture e delle tradizioni, in un’area dove l’Ong Cefa opera da oltre 25 anni.
I veri protagonisti dell’evento saranno un centinaio di piccoli produttori, interlocutori della cooperazione internazionale, di “comunità del cibo” e operatori del biologico provenienti da tutto il Paese, che già operano per rendere concreti i concetti di diritto al cibo e sovranità alimentare e che si confronteranno su temi cruciali come la produzione e il consumo locale. Il grande avvenimento, segnerà anche un importante traguardo per lo sviluppo del territorio: la nascita del Convivium Slow Food Asilia, il primo della Tanzania, con, al centro, sempre l’agricoltura come motore di sviluppo.

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